(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 [Stemma La Spezia Medaglia al Valore ingrandito oro]
UFFICIO STAMPA
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Teatro, ricerca, arte, circo
3^ edizione_16 dicembre 2025 / 6 gennaio 2026
Tindaro Granata
Circa Tsuïca
Gardi Hutter
Cie Bêstîa
Compagnia Donati-Olesen
Compagnia Bella
Due chapiteau per spettacoli e workshop:
a dicembre in Piazza Europa, dal 2 gennaio al PIN
La Spezia, 18 novembre 2025 – TRAC Festival, la rassegna di teatro e circo contemporaneo promossa dal Comune della Spezia a cura del Teatro Civico e di Artificio23, torna a partire dal 16 dicembre con un programma di spettacoli coinvolgenti e workshop aperti a tutti, in uno spazio teatrale fuori dall’ordinario.
Nel 2025 il festival cresce e inaugura questa terza edizione a dicembre con un grande teatro-tenda in piazza Europa e uno spettacolo in prima nazionale nei giorni di Natale, per poi proseguire sotto lo chapiteau allestito ai Giardini storici dal 2 al 6 gennaio 2026.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “Il festival che arricchisce il Natale spezzino di musica, spettacoli, esibizioni, storie e molto altro torna con un programma eterogeneo, pensato per bambini e famiglie. Quest’anno porterà con sé anche un grande evento che farà la sua prima apparizione nazionale proprio alla Spezia. In questa terza edizione lo show si amplia e si svilupperà in due luoghi differenti: abbiamo infatti deciso di puntare su due chapiteau. Il primo sarà in piazza Europa dal 16 al 28 dicembre con otto eventi; dal 2 al 6 gennaio il Trac Festival si sposterà invece al PIN, con altri tre spettacoli conclusivi di alto livello. Non mancheranno inoltre i workshop, per offrire un’occasione di crescita a professionisti e appassionati che desiderano perfezionarsi. Ringrazio Artificio 23 e tutte le persone che hanno lavorato all’organizzazione del festival, che saprà aggiungere un ulteriore tocco di magia, arte e spettacolo alle nostre feste”.
La natura innovativa di un festival che celebra la fusione fra discipline artistiche, dal circo al teatro fino alla musica, emerge soprattutto dal significativo legame stabilito con il pubblico e la comunità, come sottolinea il direttore artistico del Teatro Civico Alessandro Maggi:
“Con un programma che garantisce un’esperienza immersiva e affascinante, gli artisti di questa edizione emozioneranno gli spettatori grazie a talento, equilibrio, movimento e invenzione scenica, caratteristiche che rappresentano il vero filo conduttore di un festival che vuole essere un crocevia di linguaggi e discipline, dove le arti acrobatiche si intrecciano con le narrazioni teatrali e dove la performance garantisce emozione.
Crediamo che il circo e il teatro contemporaneo abbiano un ruolo fondamentale nel nutrire la creatività e nel connettere le persone in un’epoca di grande trasformazione”.
“Con grande soddisfazione presentiamo la terza edizione di TRAC Festival, un appuntamento che si sta consolidando e che costituisce un ampliamento importante, a mio modo di vedere, della proposta artistica e di intrattenimento della città. – afferma Leonardo Pischedda, direzione Artificio23 – Una manifestazione dal DNA internazionale che porta il teatro fuori dal teatro e, ci auguriamo, le famiglie fuori dalle case. La grande novità di quest’anno sono uno chapiteau più grande in piazza Europa, nel cuore della città, e uno più piccolo nei giardini storici, con l’obbiettivo di rendere l’offerta sempre più visibile e facilmente fruibile da tutto il pubblico. Perché proprio questo è lo spirito di TRAC, avvicinare tutti – anche chi normalmente non frequenta i teatri – alle arti dal vivo, con spettacoli energici, poetici, sorprendenti, mai banali e per tutti. Vogliamo offrire esperienze che guardano oltre l’ordinario e che regalino alla città occasioni di incontro, stupore e calore. Sono certo che l’edizione 2025/2026 di TRAC sarà in grado di farlo”.
Proseguendo, inoltre, la tradizione delle scorse edizioni, TRAC Festival propone un programma gratuito di workshop, quest’anno a cura della compagnia Circa Tsuïca, capace di trasmettere conoscenze e competenze in molte discipline diverse, – dal circo, al teatro, alla musica -, e della storica compagnia teatrale Donati-Olesen. L’offerta formativa è rivolta a operatori ma anche amatori, appassionati e curiosi.
PROGRAMMA TRAC FESTIVAL
16 dicembre 2025 ore 21
Chapiteau TRAC – piazza Europa
Tindaro Granata
Vorrei una voce
Scritto e interpretato da Tindaro Granata, Vorrei una voce è uno spettacolo in forma di monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, fortemente ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato al teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo.
“Ero un giovane uomo, lavoravo, avevo una casa, una macchina e soprattutto persone che mi amavano, ma avevo smesso di provare gioia per quello che facevo, non credevo più in me stesso e in niente – dichiara Granata. – Non so come sia successo. Un giorno mi sono svegliato e non mi sono sentito più felice, né di fare il mio lavoro né di progettare qualsiasi altra cosa. Quando mi arrivò la telefonata di Daniela Ursino, direttore artistico del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina, con la proposta di fare un progetto teatrale con le detenute ‘per farle rivivere, sognare ritrovando una femminilità perduta’, capii, dopo averle incontrate, che erano come me, o forse io ero come loro: non sognavamo più. Guardandole mi sono sentito recluso, da me stesso, imbruttito da me stesso, impoverito da me stesso. Avevo dissipato, inconsapevolmente, quel bene prezioso che dovrebbe possedere ogni essere umano: la libertà. Proposi così di fare quello che facevo da ragazzo quando ascoltavo le canzoni di Mina: interpretavo le mie storie fantastiche con la sua voce.
Con le detenute abbiamo messo in scena l’ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978. L’idea era quella di entrare nei propri ricordi, in un proprio spazio, dove tutto sarebbe stato possibile, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che, per forza di cose, tende quotidianamente ad annullare tutto questo. Ognuna di loro aveva a disposizione due canzoni di Mina e, attraverso il canto in playback, doveva trasmettere la forza e la potenza della propria storia per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti di una vita. Mi sono trovato, con loro, a cercare il senso di tutto quello che avevo fatto fino ad allora.
Non voglio e non posso portare in scena le mie ragazze del Piccolo Shakespeare di Messina, perché quello che abbiamo fatto dentro quel luogo di libertà che sta dentro un carcere è giusto che rimanga con loro e per loro. In Vorrei una voce in scena ci sono solo io, delle ragazze mi porto i loro occhi, i gesti, le loro lacrime e i sorrisi. Grazie a loro racconto storie di persone che dalla vita vogliono un riscatto importante: vogliono l’amore per la vita, quella spinta forte ed irruente che ti permette di riuscire a sopportare tutto, a fare tutto affinché si possa realizzare un sogno.”
Crediti:
di e con Tindaro Granata
con le canzoni di Mina
ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare di D’aRteventi diretto da Daniela Ursino
disegno luci Luigi Biondi
costumi Aurora Damanti
regista assistente Alessandro Bandini
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
in collaborazione con Proxima Res
partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco
Età consigliata : dai 13 anni
Durata spettacolo: 90 minuti
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro + d.p.
21 dicembre 2025 ore 17.30
23 dicembre 2025 ore 21
25 dicembre 2025 ore 18.30
27 dicembre 2025 ore 21
28 dicembre 2025 ore 17.30
Chapiteau TRAC – piazza Europa
Circa Tsuïca (Francia)
OctOpus
1^ nazionale
Uno spettacolo di circo e musica dall’atmosfera felliniana per il Natale della città. OctOpus è una fanfara poetica e stravagante che gioca con equilibri instabili su biciclette in corsa.
Una banda di ottoni arriva in bicicletta, pedalando verso la pista del circo, in una corsa rumorosa e vivace. All’improvviso, gli otto artisti si trasformano in una torre umana, in equilibrio su un’unica bicicletta e avvinghiati tra loro in precari equilibri e audaci sollevamenti. Eppure, la corsa non si ferma mai, sempre con almeno uno dei loro sedici piedi su un pedale e le labbra saldamente premute sui loro strumenti a fiato. Una sinfonia di otto elementi su ruote, un MuCIRcal, o forse uno spettacolo ciclistico alimentato da fanfare che gira all’infinito.
Una piovra musicale e acrobatica composta da otto tentacolari elementi, uniti dalla giocosa tentazione di sorprendersi a vicenda.
In prima nazionale a TRAC Festival.
Crediti:
artisti e co-autori Franck Bodin, Manu Céalis, Olivier Pasquet, Lola Renard, Rémi Sciuto, Charlotte Rigaut, Guillaume Dutrieux, Benjamin Renard, Jules Lefrançois, Mika Vienot, Sylvain Bardiau
sguardo esterno Yann Ecauvre, Tom Neal, Benjamin Renard
costumi Marion Boire, Laura Guillot
scenografia Manu Céalis
disegno luci Clément Bonnin
tecnico luci Lisa Pasquiet
con il sostegno di Théâtre de Brétigny, Association CoudaCouda, Ville de Lignac, Théâtre des Minuits de Neuville sur Essonne, La Fabrique des arts / Théâtre 71 de Malakoff, Région Centre Val de Loire, DRAC centre Val de Loire, Spedidam
Età consigliata: dai 6 anni
Durata spettacolo: 1 ora
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro + d.p.
26 dicembre 2025 ore 18.30
Chapiteau TRAC – piazza Europa
Gardi Hutter (Svizzera)
Giovanna d’ArpPo
GARDI HUTTER – 44 anni di tournée col suo clown teatro
Giovanna d’ArpPo ha debuttato al CRT di Milano nel maggio 1981. Da allora, la lavandaia Hanna ha lavato i suoi panni sporchi in mezzo mondo. Anche nel Parlamento Svizzero nel 1991, come giullare di corte. Niente è ancora pulito. Ma rinunciare? Non è un’opzione!
Fino ad oggi Hanna si è esibita in altri 8 spettacoli teatrali e in 1 circense più di 4.000 volte in 35 paesi, ha ricevuto 20 premi artistici, è apparsa in centinaia di intermezzi televisivi e radiofonici – e viaggia ancora con buon umore.
Giovanna/Hanna è una giocatrice esistenziale. Le sue storie – senza parole, ma piene di spavalderia – sono metafore tragicomiche della nostra lotta – senza speranza – per la beatitudine. Sebbene Hanna non sia risparmiata dalle avversità, non diventa mai una vittima, con grande divertimento del pubblico. In tutto questo trambusto, c’è solo una certezza: Hanna non è grassa… lo specchio è troppo piccolo.
La stampa la definisce un “fenomeno comico”. Migliaia di recensioni descrivono la sua arte come “sfrontata, divertente, enigmatica, incantevole, folle, grandiosa, ingegnosa, brillante, creativa, incantevole, bizzarra, perfetta, anarchica, poetica, fantasticamente divertente, sbalorditiva, esilarante, primordialmente umana, primordialmente femminile…” – e la collocano nella schiera dei grandi clown.
Si è formata presso la Schauspiel Akademie Zürich – ora ZHdK, Università delle Arti di Zurigo – che nel 2019 le ha conferito un “Honorary Companion”. L’Università di Lipsia le ha conferito “il Bertolt Brecht Professorato ospite” per la durata del semestre estivo 2020. Gardi Hutter è considerata a livello internazionale un modello per il teatro clown. Nei suoi spettacoli quasi privi di parole crea dei piccoli universi assurdi in cui i suoi personaggi combattono con grande coraggio – ma invano – alla ricerca della felicità. La loro situazione tragicomica viene esposta in modo spietato e crudele, offrendo così al pubblico il massimo di divertimento.
Crediti:
Gardi Hutter in
Giovanna d’ArpPo
di Gardi Hutter, Ferruccio Cainero
regia di Ferruccio Cainero
produttore esecutivo PEM Habitat Teatrali
Età consigliata : dagli 8 anni
Durata spettacolo: 70 minuti
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro + d.p.
26 dicembre 2025 ore 21
Chapiteau TRAC – piazza Europa
Circa Tsuïca (Francia)
La fanfara del polpo
Un concerto travolgente per proseguire le feste natalizie sotto lo chapiteau di TRAC Festival, della compagnia Circa Tsuïca. Una festa in musica e un’occasione per (ri)vivere alcuni magici elementi del loro spettacolo OctOpus, in programma dal 21 al 28 dicembre.
Divertente e irriverente, Circa Tsuïca è la banda di ottoni del collettivo circense Cheptel Aleïkoum.
Con ritmi che spaziano da New Orleans ai Balcani, farà girare la testa a tutti.
Un evento speciale gratuito, per tutti.
Età consigliata : per tutte le età
Durata concerto: 60 minuti
Ingresso: gratuito
2 gennaio 2026 ore 21
Chapiteau TRAC – PIN La Spezia
Cie Bêstîa (Francia)
Fratello
1^ nazionale
Due persone che, contro ogni previsione, si scoprono complici, semplicemente imparando a lanciare oggetti in aria invece di mandare all’aria la propria vita. Wilmer Marquez presenta la sua ultima creazione, uno spettacolo che vede protagonisti due fratelli, appassionati acrobati di circo. Fratello celebra il sodalizio artistico tra Wilmer Marquez e Cristian Forero e il loro desiderio di esplorare nuove forme di acrobatica, dando valore alla forza del legame fraterno e alla capacità di comunicare senza le parole.
Crediti:
nuova creazione 2025 per Spring Festival
produzione Compagnie Bêstîa
co-produzione con Équinoxe-Scène Nationale de Châteauroux, EPCC Cirque-Théâtre d’Elbeuf, La Renaissance -Mondeville, Le Plongeoir – Pôle National Cirque / Le Mans, Thonon Événements – Thonon-les Bains
con il sostegno di Métropole Rouen Normandie, Ville de Rouen, ODIA Normandie / Office de Diffusion et D’Information Artistique de Normandie
regia Wilmer Marquez
interpreti Wilmer Marquez, Cristian Forero
creazione sonora Jorge Avelladena
assistenza alla regia Lou Valentini
Età consigliata: dai 4 anni
Durata spettacolo: 50 minuti
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro + d.p.
4 gennaio 2026 ore 17.30
Chapiteau TRAC – PIN La Spezia
Compagnia Donati-Olesen (Italia-Danimarca-Olanda)
Buonanotte Brivido
La Compagnia Donati-Olesen nei panni di attori radiofonici, uno studio insonorizzato, un radiodramma poliziesco: sintonizzatevi! È una miscela esplosiva di comicità via etere.
Siamo all’ultima puntata della serie radiofonica “BUONANOTTE BRIVIDO” e anche questa sera i radioascoltatori sono inchiodati alle loro poltrone in casa o incollati alle loro radioline in strada.
Tutti vogliono sapere chi è il pluriomicida ricercatissimo dalla polizia di Wuerstenbach, il perché delle tracce di fango e dei garofani vicino alle sue vittime, come mai la strana influenza con i tramonti di fuoco.
Ma lo sterminatore delle casalinghe continua a seminare il panico in città: la casalinga Linda viene accoltellata al fiume, proprio quando il Commissario Blumenfeld e il suo assistente Russò sono sulle tracce dell’assassino.
Mentre i testimoni danno indicazioni frammentarie e le indagini segnano il passo, una mucca fornisce agli investigatori dati precisi sul ricercato.
Con grande spiegamento di forze e prendendo disposizioni dalla sua cartomante personale, il Commissario Blumenfeld stringe il cerchio intorno al mostro. Dal suo microfono gracchiante partono ordini precisi: “Presto, un cappuccino e un cornetto”.
L’ interferenza di segnali diversi provoca nella comunicazione ordinaria equivoci e malintesi, nella comunicazione artistica spaesamenti e comicità. Donati-Olesen-Keijser lavorano sulla interferenza fra i segnali e la fonte dei segnali, per produrre una situazione di spaesamento comico che funziona come specchio aberrante dell’immagine e della comunicazione.
Crediti:
di Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Kejiser e Giovanni Calò
con Giorgio Donati, Jacob Olesen e Ted Keijser
scene e costumi Laura de Josselin de Jong
regia Giovanni Calò
disegno luci Luca Febbraro
Età consigliata: dai 13 anni
Durata spettacolo: 80 minuti
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro + d.p.
6 gennaio 2026 ore 17.30
Chapiteau TRAC – PIN La Spezia
Compagnia Bella
Il Cavallo King
Ecco dunque una storia vera, la cronaca della vita di un cavallo, qualcosa che forse potrebbe interessare un allevatore o un veterinario.
Ma la nostra storia, con un pizzico di arte teatrale, è capace di diventare un racconto che ci può emozionare, sorprendere, commuovere, far ridere, coinvolgere e indicarci la trama invisibile che sta sotto la realtà.
Protagonista della storia è un cavallo, non un purosangue leggendario che vince trofei o un cavallo eroico che trionfa in battaglia, ma un animale come tanti altri.
King nasce e cresce come tutti suoi simili: è fatto per correre, ma la sua corsa si ferma prima del tempo nella prigione di un box. King non si arrende e aspetta la libertà. E alla fine la sua attesa viene premiata, può finalmente galoppare e trottare, ma la sfortuna sembra accanirsi contro di lui.
King perde la vista. Diventa non solo cieco, ma inutile, lo aspetta il macello. Ma qualcuno lo aiuta. Ancora una volta King non si arrende e torna inaspettatamente a camminare, correre, vivere. E diventa la dimostrazione di come talvolta gli animali sappiano dare più degli uomini, di come sappiano donarsi agli altri con entusiasmo, senza chiedere nulla in cambio se non un po’ di cibo e tanto affetto.
King ha un dono, la capacità di restituire la fiducia in sé stessi a molti giovani che, per le difficoltà della vita, l’hanno persa. Si lascia condurre dai ragazzi che così si sentono importanti, sentono la responsabilità e il regalo prezioso che il cavallo fa loro, la fiducia piena e incondizionata. King aiuta anche ragazzi con disabilità mentali e disagi sociali importanti, diventa un simbolo di quanto sia preziosa la diversità: “All’inizio quando venivano le scolaresche tenevamo King nel suo box. I ragazzi non amavano quel cavallo cieco. Poi, abbiamo deciso di farlo uscire, così i bambini, conoscendolo meglio, si sono affezionati, lo cavalcano e capiscono che le differenze sono spesso ricchezze. Lui ci ha insegnato a non arrenderci mai, a rialzarsi sempre dopo le cadute, a sorridere alla vita, anche se a volte non è facile, e, infine, ci ha insegnato che nella vita bisogna fidarsi di chi ci vuol bene!”
Una storia di amicizia, di coraggio, di libertà di voglia di vivere, di bellezza, di diversità.
Crediti:
testo Giampiero Pizzol
regia, luci, elementi scenici Angelo Generali
con Giampiero Bartolini
Età consigliata: dagli 8 anni
Durata spettacolo: 45 minuti
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro + d.p.
INFO E BIGLIETTI:
I biglietti per gli spettacoli sono acquistabili:
– presso il Botteghino del Teatro Civico (ingresso Corso Cavour 20), aperto da lunedì a sabato dalle ore 9.00 alle 12.30, il mercoledì anche dalle ore 16.00 alle 19.00;
– presso la biglietteria del festival in piazza Europa – nel mese di dicembre – e al PIN La Spezia (ingresso Viale Mazzini) – nel mese di gennaio – a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
– biglietti online: https://biglietti.teatrocivico.it/
e sul circuito vivaticket.com
WORKSHOP E FORMAZIONE
L’offerta formativa è rivolta a operatori ma anche amatori, appassionati e curiosi.
Circa Tsuïca
Workshop di bicicletta acrobatica e musica
22 dicembre 2025 ore 19-21
27 dicembre 2025 ore 10.30-12.30
Chapiteau TRAC – piazza Europa
Compagnia Donati-Olesen
Workshop di comicità teatrale
3 gennaio 2026 ore 17-19.30
Chapiteau TRAC – PIN La Spezia
INFO E ISCRIZIONI
Gli appuntamenti formativi sono gratuiti, ma è necessario prenotare la propria partecipazione scrivendo per email all’indirizzo seguente: