(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 Il plasma è ricchezza: una rete e sinergie per un uso più appropriato dei
farmaci derivati
E’ entrato nella fase operativa, con una giornata di formazione, il
progetto che vede lavorare assieme Toscana, Campania, Lazio, Marche, Molise
e Ispettorato della sanità militare
Scritto da Walter Fortini, martedì 28 ottobre 2025
Farmacisti e rete trasfusionale fanno squadra e l’obiettivo è usare in
modo sempre più appropriato i farmaci prodotti con il plasma donato dai
cittadini in modo gratuito e volontario, gestendo in rete eventuali
eccedenze. A questo punta un progetto interregionale, finanziato dal Centro
nazionale sangue ed ora entrato nella fase operativa, che vede la Regione
Toscana (capofila dell’accordo Pla.Net per la lavorazione del plasma)
seduta ad uno stesso tavolo assieme a Campania, Lazio, Marche, Molise e
Ispettorato della sanità militare. Il risultato atteso è ridurre del
dieci per cento la spesa per l’acquisto dei medicinali sul mercato e
azzerare gli acquisti in presenza di disponibilità tra i partner della
rete Pla.net o altri accordi tra Regioni.
L’idea di presentare un progetto sulla gestione dei plasmaderivati è
arrivata proprio dopo l’esperienza positiva di cinque anni di gestione
della gara per la plasmolavorazione, che la Toscana ha condotto come
capofila, e grazie anche all’intuizione iniziale dell’importanza di cercare
una grande sinergia con il settore farmaceutico: sinergia che ha portato a
risparmiare in Toscana, in cinque anni fino al 2024, oltre venti milioni di
euro sull’acquisto dei farmaci.
Il progetto ha preso il via nelle settimane scorse con una prima giornata
di alta formazione, curata dall’università politecnica delle Marche e
Scuola Alti studi Imt Lucca, che guideranno l’intero percorso formativo.
Oltre cento sono stati i professionisti – tra trasfusionisti, farmacisti,
amministrativi ed altri esperti -, che vi hanno preso parte.
“Andiamo a donare sangue e plasma, serve il contributo di tutte e tutti:
chi può lo faccia – esorta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -.
Da parte nostra, come Regione, metteremo a frutto esperienze e sinergie
costruite in questi anni per un uso appropriato delle farmaci che dal
plasma donato sono stati prodotti”.
“Questo progetto rappresenta un passaggio decisivo verso una governance
integrata del plasma – spiega l’assessore al diritto alla salute della
Toscana, Simone Bezzini -. La Regione Toscana si colloca tra le regioni
più virtuose per la raccolta di sangue e di plasma e con questo progetto
intende fare un salto di qualità anche sull’appropriatezza di utilizzo dei
farmaci palsmaderivati, impegno testimoniato anche dall’investimento
economico e di sforzo organizzativo. Siamo convinti che sia un dovere nei
confronti dei donatori anonimi, volontari, non remunerati che sono il
motore di tutto il sistema e che il modello che avremo alla fine di questo
percorso possa essere con successo implementato anche in altre regioni”.
Il progetto è stato elaborato dal Centro regionale sangue e prevede il
coinvolgimento del settore farmaceutico dell’assessorato toscano.