
(AGENPARL) – Sun 12 October 2025 Crisi di Sigonella, Barbera (PRC): “Quando l’Italia difendeva la sovranità
a Sigonella, oggi Meloni svende il Paese e la pace agli alleati di
guerra”
“Nel giorno in cui si tiene la Marcia Perugia–Assisi, simbolo del pacifismo
italiano, ricordiamo anche l’anniversario della crisi di Sigonella,
avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 1985. Due momenti diversi, ma
uniti da un filo comune: l’idea di un’Italia autonoma, pacifica e sovrana,
capace di dire no alla guerra e di difendere la propria dignità nazionale.
Allora il governo italiano, pur tra mille contraddizioni, seppe opporsi ai
diktat degli Stati Uniti e rivendicare il diritto a decidere sul proprio
territorio. Oggi, quarant’anni dopo, abbiamo invece un governo che non
solo non direbbe mai “no”, ma si mette preventivamente in ginocchio. Meloni
e Crosetto, tra un viaggio al Pentagono e una genuflessione a Netanyahu,
hanno trasformato l’Italia in un protettorato atlantico, pronto a obbedire
a ogni ordine di Washington e di Tel Aviv.
Sigonella rappresentò un’Italia che rivendicava il proprio ruolo nel mondo,
senza farsi trattare come una colonia. L’Italia della Meloni, invece, è
quella che spedisce armi, tace sui massacri di Gaza e applaude chi bombarda
ospedali, in nome di una presunta “alleanza dei valori occidentali”. Valori
che, evidentemente, escludono la vita dei bambini palestinesi.
Chi oggi governa l’Italia non difende la patria, ma i padroni stranieri e i
mercanti di armi. Ricordare Sigonella significa ricordare che la sovranità
non si difende sventolando la bandiera, ma dicendo no alla guerra e
all’asservimento militare”.
È quanto dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione Nazionale di
Rifondazione Comunista.