
(AGENPARL) – Tue 07 October 2025 L’assessore: “Un modello europeo per superare il digital divide”
Bruxelles, 7 ott – “Questo riconoscimento all’interno dei tre
progetti ritenuti dall’Unione europea tra i pi? interessanti
realizzati dai diversi Paesi, conferma che il nostro duro lavoro
sta avendo un impatto significativo e pu? rappresentare un
modello di buona pratica per altri territori in Europa. Ci ?
stato attribuito un ruolo di avanguardia nel superamento del
digital divide e la menzione odierna ci incoraggia a rafforzare
ulteriormente le partnership tra le varie realt? comunitarie”.
Lo ha detto l’assessore regionale ai Sistemi informativi
Sebastiano Callari a Bruxelles, dove il progetto della Regione
Excellent Region in a Multimedia European Society (Ermes) ? stato
riconosciuto tra i primi tre pi? interessanti a livello
comunitario nell’ambito dell’European digital connecting awards.
La manifestazione premia i progetti ritenuti pi? importanti, in
grado di implementare le reti digitali in Europa e capaci di
mettere in luce le infrastrutture di successo. Il piano, avviato
con l’obiettivo di garantire servizi digitali avanzati per la
Pubblica amministrazione e stimolare lo sviluppo economico e
sociale, ha interessato tutti i comuni del Friuli Venezia Giulia,
molti dei quali a bassa densit? abitativa e con caratteristiche
montane e rurali.
In particolare, Ermes si fonda su tre linee strategiche: la
realizzazione di una rete unificata per la Pubblica
amministrazione regionale, la correzione del fallimento del
mercato attraverso la cessione della capacit? trasmissiva
inutilizzata a operatori privati e istituti di ricerca e, infine,
la messa a disposizione di connessioni a banda larga affidabili e
aggiornate per tutti i cittadini.
“Grazie a un investimento complessivo di circa 140 milioni di
euro, sostenuto anche da fondi strutturali europei, la Regione –
ha spiegato Callari – ha gi? connesso tutti i Comuni e oltre
1.300 siti pubblici, tra cui 1.000 istituti scolastici e l’intero
sistema sanitario. Sono inoltre stati posati 2.200 chilometri di
dorsale in fibra ottica e messo a disposizione 14.000 chilometri
di rete agli operatori privati e 1.000 chilometri al settore
della ricerca. A ci? si aggiunge la creazione di una rete Wi-fi
pubblica gratuita con oltre 800 hotspot”.
Nelle aree montane e rurali in cui il mercato ha poco interesse
nell’investire risorse per la digitalizzazione il rischio ?
quello di avere un elevato “digital divide”: qui la bassa densit?
abitativa, il territorio difficile e le sfide economiche portano
a una scarsa qualit? dei servizi a banda larga. “Il nostro
obiettivo con il programma Ermes – ha chiarito Callari – ? quello
di affrontare direttamente questo problema, garantendo uno
sviluppo tecnologico uniforme su tutto il nostro territorio, in
modo che nessuno venga lasciato indietro. Il nostro progetto ?
concepito per essere pienamente allineato con un approccio basato
sul mercato. Favoriamo infatti la concorrenza e incoraggiamo
l’ingresso di nuovi operatori. Con Ermes andiamo ad abbassare le
barriere di ingresso dei privati nelle aree di territorio pi?
svantaggiate e, in questo modo, affrontiamo direttamente il
problema noto come ‘fallimento del mercato’ – ovvero la
situazione in cui le aziende private semplicemente non sono
incentivate a investire”.
Secondo Callari, il riconoscimento europeo “? un incoraggiamento
a proseguire con determinazione verso il superamento definitivo
del divario digitale, in particolare nelle aree montane,
attraverso servizi di connettivit? mobile e nuovi progetti
sostenuti dal programma europeo Connecting Europe Facility (Cef)”.
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