
(AGENPARL) – Thu 18 September 2025 L’assessore ha incontrato i vertici della struttura. “Rivedere
forma sperimentale dell’Ospedale di comunit? e fabbisogno non
autosufficienza”
San Vito al Tagliamento, 18 set – “Rivedere il fabbisogno
aumentando con nuovi posti letto all’interno della Casa di riposo
l’offerta per la non autosufficienza, ricondurre la
riabilitazione a una risposta pi? sicura e appropriata dentro la
struttura ospedaliera e proseguire con la realizzazione degli
Ospedali di comunit? nel rispetto degli standard stabiliti dal
decreto ministeriale 77. La Regione, Asfo e la Casa di riposo di
San Vito al Tagliamento gestiranno insieme la fase di transizione
che dovr? superare le forme sperimentali avviate prima
dell’introduzione dello stesso decreto, evitando anche
risoluzioni contrattuali grazie a riconoscimenti tariffari
coerenti con il bisogno e con le altre strutture presenti in
regione”.
Questo ? quanto affermato oggi pomeriggio dall’assessore
regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, accompagnato dal
direttore generale dell’Asfo Giuseppe Tonutti, dopo l’incontro
avuto con i vertici della Casa di riposo a gestione parrocchiale
di San Vito al Tagliamento.
Una struttura che conta 283 posti letto totali autorizzati, oltre
ai 20 posti del nucleo dell’Ospedale di comunit? sperimentale
(avviato a met? del 2023 e la cui convenzione con la Regione ? in
scadenza il prossimo anno) che dispone per? di 32 posti
complessivi.
“La Casa di riposo di San Vito al Tagliamento – ha sottolineato
l’assessore – rappresenta un patrimonio importante che la Regione
intende salvaguardare. Anche l’esperienza dell’Ospedale di
comunit? sperimentale ha garantito risposte importanti. Tutte
queste attivit? di natura sperimentale ora per? – ha evidenziato
Riccardi – devono essere ricondotte alla programmazione definita
dal Decreto ministeriale 77 che ? intervenuto successivamente a
quando si sono decisi attivit? e assetti attuali della struttura”.
L’esponente della Giunta regionale, con i vertici dell’istituto
per anziani sanvitese, ha proposto un percorso che dovr? essere
condiviso. “Dobbiamo gestire insieme questa transizione – ha
detto Riccardi – garantendo che le tre aree definite dai bisogni
sociosanitari delle persone abbiano una attivit? riabilitativa
strutturata e con le competenze di tipo ospedaliero, una attivit?
di Ospedale di comunit? all’interno della prevista programmazione
territoriale che preveda il ricovero breve rispetto ai bisogni di
salute lievi e la revisione del fabbisogni per posti letto
adeguati a rispondere ai bisogni degli anziani legati alla non
autosufficienza”.
ARC/LIS/ep
181810 SET 25