
(AGENPARL) – Mon 15 September 2025 MANOVRA, PIRRO (M5S): TASSA BANCHE? GOVERNO NON HA NE’ ATTRIBUTI NE’ VOGLIA
NOTA STAMPA
*MANOVRA, PIRRO (M5S): TASSA BANCHE? GOVERNO NON HA NE’ ATTRIBUTI NE’ VOGLIA*
Roma, 15 settembre. “Anche nelle ultime ore abbiamo assistito al ridicolo e ipocrita festival delle proposte di Governo e maggioranza in vista della Legge di bilancio. Proposte che peraltro, soprattutto fatte adesso, segnano il fallimento delle politiche economiche dell’Esecutivo: Forza Italia chiede l’abbassamento dell’Irpef sul ceto medio, così palesando il flop delle tanto sbandierate misure fiscali adottate nelle precedenti tre Manovre, tanto che la pressione fiscale è aumentata; la Lega chiede la rottamazione quinquies, perché vuole coprire il disastroso esito del concordato preventivo biennale; ancora Forza Italia chiede il potenziamento dell’Ires premiale per le aziende, perché la versione attuale è talmente ridicola che non viene nemmeno presa in considerazione dal tessuto produttivo, un po’ come Transizione 5.0; la Lega, con qualche apertura di Fdi, torna ipocritamente a proporre un contributo sulle banche, che negli ultimi tre anni hanno messo a segno la bellezza di 112 miliardi di utili, in pratica il valore di quattro Leggi di bilancio; il ministro più falco che si potesse immaginare, Giorgetti, rimane sul vago, chiedendo però alle banche di sedersi intorno a un tavolo e di tornare a fare le banche, cioè a prestare soldi. La realtà è che l’unica Legge di bilancio di Meloni-Giorgetti destinata a entrare nella peggior storia economioca del Paese è la promozione e il sostegno dell’operazione Mps-Mediobanca, in cui la banca senese è stata messa disposizione delle cordate amiche del Governo, quelle dei Caltagirone e dei Del Vecchio. I 112 miliardi di utili fatti dalle banche in questi anni, mentre il potere di acquisto degli italiani crollava, sono stati protetti dal Governo, in particolare da ministri ‘sensibili’ come Tajani, proprio per consentire un risiko bancario da cui lavoratori, famiglie e imprese non ricaveranno nulla. E allora adesso rispolverano un non meglio precisato contributo sulle banche, che sarebbe stato sacrosanto introdurre già due anni fa, ma in realtà non hanno né gli attributi, né l’intenzione, né l’indipendenza per farlo”. Lo comunica in una nota Elisa Pirro, capogruppo M5S in Commissione bilancio del Senato.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle