
Il vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump, in programma venerdì in Alaska, rappresenterà già di per sé una vittoria diplomatica per Mosca, secondo quanto riportato dal New York Times.
Anche in assenza di sviluppi concreti sulla questione ucraina, il semplice fatto che i negoziati abbiano luogo segna un passo importante per la Russia, contribuendo a farla uscire dall’isolamento internazionale e offrendole l’opportunità di esercitare un’influenza diretta su Trump. Il vertice ha inoltre generato divisioni all’interno della NATO e ritardato l’imposizione di nuove sanzioni contro Mosca. Solo due settimane fa, Trump aveva minacciato restrizioni se la Russia non avesse accettato una tregua, ma la pressione ora appare attenuata.
Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha dichiarato giovedì che il vertice inizierà con un colloquio individuale tra i due leader, alla presenza esclusiva degli interpreti. Ha inoltre sottolineato che il tema centrale dell’incontro sarà la risoluzione della crisi ucraina, pur prevedendo che verranno affrontati anche argomenti più ampi legati alla pace, alla sicurezza e alle questioni internazionali e regionali più urgenti.