
(AGENPARL) – Thu 07 August 2025 *SINDACATI TAXI: DA RAPPRESENTANZE DEL MONDO DEL NOLEGGIO STERILI E
INGIUSTIFICATE LAMENTELE*
“Ad oggi, la quasi totalità delle rappresentanze del mondo del noleggio,
ogniqualvolta si è provato a varare norme che possano realmente contrastare
i diffusi fenomeni di abusivismo presenti nel settore e l’uso improprio e
difforme di titoli operativi che nella quotidianità agiscono a centinaia di
chilometri di distanza dai territori di comuni che teoricamente le
dovrebbero aver rilasciate per soddisfare esigenze di natura
prevalentemente locale, si sono sempre puntualmente opposte”. È quanto
dichiarano in una nota *Ugl-taxi, Federtaxi Cisal, Uritaxi, Uti, Unimpresa,
Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Sitan, Ati-taxi,
Consultaxi e Associazione Tutela Legale Taxi*.
“Un categorico rifiuto di qualsiasi norma tesa a regolamentare un settore
che da molti anni risulta devastato da vari *fenomeni di abusivismo, come
dimostrano le centinaia e centinaia di autorizzazioni sequestrate*, molte
addirittura false, con decine e decine di funzionari e amministratori
pubblici rinviati a giudizio e condannati. Una *ferma avversione ad ogni
regola*, la stessa che hanno le piattaforme – prosegue la nota – messa in
campo in tutti i possibili ambiti della giustizia amministrativa,
addirittura contro l’istituzione del cosiddetto Rent, il Registro
elettronico nazionale dei trasporti, un semplice albo al quale iscriversi
per certificare i requisiti minimi necessari per esercitare nel comparto
del trasporto pubblico non di linea. E, addirittura, lo stesso presidente
di una di queste associazioni che oggi tanto blaterano ha recentemente
subito la revoca di una delle sue autorizzazioni poiché privo di alcuni dei
requisiti minimi necessari per operare nel comparto. Sorvoliamo infine sul
fratello di chi oggi parla di legalità, persona a cui è stata revocata la
propria autorizzazione poiché aveva dichiarato come rimessa un pollaio”.
“Troviamo quindi *surreali le lamentele* di chi da sempre si batte –
conclude la nota – *per difendere uno status quo acquisito, fatto di
assenza di qualsiasi regola e puntuale rifiuto di qualunque controllo*, per
continuare ad agire in un contesto di pura speculazione a tutto danno degli
operatori regolari ed onesti”.