
(AGENPARL) – Wed 30 July 2025 *INTERVENTO STAMPA DEL 30 LUGLIO 2025*
“Il raggiunto accordo sui dazi tra Unione Europea e Stati Uniti, dai
confini assolutamente incerti e vaghi, genera un clima di incertezza che
penalizza imprese e investimenti. E, in economia, l’incertezza costituisce
essa stessa un freno.
In questo contesto le imprese esportatrici devono mettere in conto
anche l’instabilità
logistica in cui le decisioni aziendali diventano sempre più tattiche
anziché strategiche. Non sarà facile, soprattutto per le imprese
medio-piccole gestire la catena di approvvigionamenti, laddove è
fondamentale agire in massima flessibilità e con capacità di passare
rapidamente tra modalità di trasporto diverse (aereo-marittimo); in questo
senso, diventa essenziale affidarsi a imprese di consolidata esperienza
nell’organizzazione dei trasporti, della logistica e delle operazioni
doganali e che già altre volte, in questi pochi anni hanno resistito a
quelle che sarebbero potute essere tempeste perfette (dalle imponenti
limitazioni dei commerci dovute al covid, all’esplosione dei costi dei
carburanti, fino alla recente grave criticità dovuta al rischio
dell’attraversamento del canale di Suez a seguito del conflitto in Israele).
Questa, che dovrebbe essere una regola generale, vale tanto più adesso e
nei mesi a venire: se da un lato infatti il contraccolpo anche
psicologico dell’annunciato
nuovo regime dei dazi è immediato, gli effetti forti saranno fra qualche
mese, quando il quadro sarà ricomposto e dovremo essere in grado di
affrontarne le maggiori criticità. A favore delle nostre imprese gioca
comunque anche l’apprezzamento verso le merci che il mercato statunitense
ci ha sempre dimostrato, e che sinceramente crediamo siano difficilmente
sostituibili da altre capaci di ispirare analogo appeal.
Una sola certezza infine, in questo contesto complicato e fumoso, è data
dalle misure che il Governo, d’intesa con l’Unione Europea, potrebbe
assumere: occorre infatti adesso ridurre gli ostacoli commerciali interni
all’Unione, di cui molti parlano ma di cui il Fondo Monetario
Internazionale ha misurato gli effetti,attestando che una riduzione del 10%
delle barriere interne al commercio e alla produzione multinazionale
potrebbe generare una crescita del PIL europeo del 7%. Ciò
significherebbe aprire
i settori ancora protetti, liberalizzare i servizi, armonizzare le
normative e, per noi operatori dei trasporti, ammodernare le
infrastrutture di frontiera ed abbattere le frontiere doganali interne
all’Unione; per il nostro continente, riprendere a crescere e stare così
con piena dignità, al tavolo internazionale delle trattative”.
Federico Albini
Presidente Sezione Trasporti e Logistica
Confindustria Toscana Nord
Per contattare l’ufficio stampa:
In foto: Federico Albini, presidente sezione trasporti e logistica
Confindustria Toscana Nord
Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi
allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate
esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati.
La diffusione,
distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da
parte di qualsiasi
soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai
sensi dell’art. 616
c.p., che ai sensi del Regolamento UE 679/2016.
Se avete ricevuto questo
messaggio per errore, vi preghiamo di
distruggerlo e di informarci
I Suoi dati personali sono trattati in conformità
Regolamento 679/2016.
Per maggiori informazioni sul trattamento e
sull’informativa visiti il ns. sito