
(AGENPARL) – Thu 24 July 2025 Minuto di silenzio e di raccoglimento in Aula consiliare chiesto dalla
presidente Sarah Bistocchi per ricordare Laura Santi, la giornalista che ha
scelto il suicidio medicalmente assistito dopo avere trascorso l’ultima
parte della sua vita lottando per il diritto di tutti a morire con dignità.
Nel corso della sua carriera professionale, Laura era stata, fra le altre
cose, la prima speaker del notiziario televisivo dell’Assemblea legislativa
“TeleCru”
(Acs) Perugia, 24 luglio 2025 – Prima ancora di dare il via ai lavori della
seduta odierna dell’Assemblea legislativa, la presidente Sarah Bistocchi ha
voluto ricordare la giornalista Laura Santi, con queste parole: “chiedo a
tutti dentro e fuori l’emiciclo un minuto di attenzione e di silenzio,
perché la comunità umbra da lunedì è più povera, perché ha perso una
figlia a cui teneva molto, Laura Santi, che ha deciso di interrompere la
propria vita di estreme sofferenze attraverso il suicidio medicalmente
assistito. Tra l’altro, Laura era figlia di questa terra, ma anche di
questo luogo: è stata la prima speaker del notiziario televisivo
dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, TeleCru, nel 2004. Ha effettuato 146
letture dei notiziari, l’ultima registrazione è del 2009.
“Credo – ha aggiunto – che Laura vada ringraziata e ricordata perché ha
trasformato la sua storia da individuale a collettiva, il suo gesto da
personale a comunitario, il suo corpo, ancorché pieno di sofferenze e oramai
incapace di muoversi, come atto politico e civile, che ci invia un messaggio,
un lascito: una lotta per il diritto di ogni persona di vivere e di morire
con dignità, libera da sofferenze inutili e da imposizioni esterne, per
un’esistenza che sia, in ogni momento, una scelta consapevole; perché non
sempre possiamo scegliere se e quando vivere, ma a volte, nell’alveo della
legalità, possiamo scegliere se e quando morire”.
“La comunità umbra – ha concluso la Presidente – da lunedì è più
povera, ma anche più consapevole, consapevole della necessità che il tema
del fine vita venga normato a livello nazionale in modo serio, concreto e
trasparente, sapendo che non si legifera su un tema legato alla cultura della
morte, ma alla vita degnamente vissuta”. Pv/AO/Red/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80580