
La coalizione di governo giapponese formata dal Partito Liberal Democratico (LDP) e dal suo storico alleato Komeito ha perso la maggioranza nella Camera alta del Parlamento, secondo i dati ufficiali diffusi dopo le elezioni.
Nel migliore dei casi, LDP e Komeito possono contare su 49 seggi sui 124 assegnati, appena al di sotto della soglia di 50 necessaria per mantenere il controllo della Camera. Si tratta di una sconfitta simbolicamente e politicamente significativa, che segue la perdita della maggioranza anche nella Camera bassa, avvenuta lo scorso autunno.
Nonostante ciò, la coalizione è riuscita a governare come minoranza, approfittando delle divisioni interne tra le forze di opposizione.
Una sconfitta che pesa sul governo Ishiba
Il Primo Ministro Shigeru Ishiba, alla guida del governo, ha riconosciuto la gravità del risultato elettorale, affermando che il blocco di governo dovrà “imparare la lezione” da quanto accaduto. Tuttavia, non ha chiarito se intende dimettersi, limitandosi a promettere che il suo partito “implementerà quanto promesso agli elettori”.
Il dato politico è aggravato dal fatto che quasi tutti gli altri partiti hanno registrato un avanzamento, confermando un malcontento diffuso nei confronti della coalizione al potere.
Affluenza in aumento e distribuzione dei seggi
Secondo l’agenzia Kyodo, l’affluenza è stata del 58,02%, con un incremento di quasi 6 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2022, segno di una partecipazione civica in crescita e di un voto di protesta sempre più visibile.
La Camera alta del Parlamento giapponese conta 248 seggi, ma il voto si svolge ogni tre anni per il rinnovo di metà dei seggi. Nella tornata attuale sono stati eletti 125 membri: 75 tramite collegi uninominali e 50 con il sistema proporzionale a lista.
Con questi numeri, la coalizione guidata da LDP e Komeito si trova politicamente indebolita, mentre le opposizioni potrebbero cogliere l’occasione per negoziare nuove alleanze o provocare un cambiamento nella leadership.