
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Piano stralcio difesa alluvioni,
si lavora alle osservazioni sull’aggiornamento
“Ci muoveremo con gli altri enti territoriali, gli altri Comuni, la Regione Abruzzo, le associazioni di categoria, la Camera di Commercio Chieti Pescara e gli Ordini professionali per presentare osservazioni all’aggiornamento del Piano stralcio difesa alluvioni del fiume Aterno Pescara. E’ possibile farlo entro l’8 agosto e intendiamo dare un nostro contributo migliorativo”. Lo ha detto questa mattina il consigliere comunale Marcello Antonelli alla luce della pubblicazione (il 9 luglio) del decreto contenente l’aggiornamento, da parte dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale – che ha competenze sui bacini delle regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Stamani hanno preso posizione sulla questione il Comune e la Regione Abruzzo, con il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.
“Più che di aggiornamento, questo è di fatto un vero e proprio nuovo Piano che rende inedificabili e inutilizzabili parti importanti del territorio regionale, ma le procedure seguite sono state quelle dell’aggiornamento per cui non c’è stata partecipazione preventiva degli enti locali, non c’è stata concertazione”, ha detto Antonelli. “La conseguenza è che nelle aree classificate P4, che sono molto più estese rispetto alla situazione precedente, di fatto non si possono più realizzare interventi edilizi e di riqualificazione e rigenerazione urbana, il che crea problemi anche alle opere pubbliche, e in tutte le altre zone è impedita la realizzazione degli interrati. Sono comunque bloccate tutte le attività in corso, comprese le iniziative di ampliamento di attività imprenditoriali, anche all’interno del Consorzio industriale. Va benissimo la salvaguardia della pubblica incolumità, ci mancherebbe, ma noi riteniamo che i provvedimenti debbano essere in qualche modo bilanciati perché si rischia di distruggere l’economia complessiva di un territorio”, ha commentato il consigliere comunale con delega all’Urbanistica.
“L’Autorità di bacino ha applicato ogni assoluta norma precauzionale”, ha fatto notare Sospiri che, insieme ad Antonelli, ha messo in evidenza un aspetto: “il termine di raffronto che è stato utilizzato in questa occasione non sono più le piene massime degli ultimi 50 anni, ma le piene massime degli ultimi 200 anni. È un dato di grande precauzione e io non lo voglio contestare, ma chiarire, perché non siamo di fronte a un aggiornamento del Piano, ma a un nuovo Piano. Ciò che vogliamo è essere ascoltati, attraverso delle puntuali osservazioni”, ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, facendo notare che nell’aggiornamento non si è tenuto conto “della realizzazione di tutte le vasche di esondazione del fiume Pescara né del fatto che a nord e ad ovest della città possono essere realizzate delle opere, anche di banale impatto, cioè le porte vinciane, che si aprono e si chiudono automaticamente quando ci sono i rischi esondativi, che consentirebbero di ridurre le aree dove qualsiasi intervento appare oggi impossibile. Vorremmo sapere, quindi, quali sono le opere da realizzare perché con questo aggiornamento siamo di fronte a un grande problema per la città di Pescara, non solo per la dimensione edile ma anche per la dimensione industriale visto che nella nostra area industriale sono presenti tanti investimenti importanti e nuovi investimenti possono arrivare”. Sospiri si è augurato “tempi rapidi per la realizzazione delle vasche di laminazione, per le quali scontiamo un grave ritardo”, e si è augurato anche un’accelerata sul nuovo porto, da parte di Arap e Tribunali fallimentari, perché lo scenario che si andrebbe a creare, all’esito dei lavori, potrebbe modificare le valutazioni del Piano stralcio. Annunciando una riunione per i prossimi giorni e la presentazione di osservazioni entro l’8 agosto, Sospiri ha sottolineato che “si poteva avere un po’ più di riguardo per il Comune di Pescara, evitando una forma di così pesante invadenza. Avremmo voluto gestire insieme la fase che ha portato all’aggiornamento e lo abbiamo anche chiesto. Spero non saremo costretti a doverci rivolgere al Tribunale amministrativo per veder riconosciute le ragioni che possono essere riconosciute confrontandoci”. “Faremo tutte le osservazioni possibili”, ha detto il sindaco Carlo Masci, “per fare in modo che questa città non debba subire situazioni negative”.
Pescara, 18 luglio 2025