
(AGENPARL) – Sat 12 July 2025 COMUNE DI SASSARI
Ufficio Stampa
Sassari, lì 12 luglio 2025
COMUNICATO STAMPA
Ex colonia campestre, sì della giunta al progetto
definitivo per gli edifici vincolati
Con l’approvazione, nei giorni scorsi, da parte della giunta del progetto definitivo per il
restauro dell’edificio vincolato su via Zara si apre la quarta e ultima fase del piano di
riqualificazione dell’ex colonia campestre, che restituirà alla città un polmone verde di 5
ettari ed edifici abbandonati e in stato di degrado ormai da decenni. L’opera, da circa 6
milioni e mezzo, è finanziata per poco più di 6 milioni con fondi Pnrr e la restante parte
cofinanziata dal Comune. Il progetto di restauro, presentato all’esecutivo dall’assessore
ai Lavori Pubblici Salvatore Sanna, è stato elaborato dal raggruppamento di
professionisti costituito da F&F Engineering srl e da Laura Naitana architetta e prevede
una serie di interventi, sia nello stabile che sarà adibito a uffici, sia nella ex cappella e
sia negli spazi esterni che saranno finalmente godibili dagli abitanti del quartiere e non
solo.
Inquadramento storico. L’edificio della colonia campestre sorse come Preventorio
antitubercolare “Principe Umberto di Savoia” nel 1921. Era inserito in un oliveto di quasi
cinque ettari «posto in regione Cappuccini località amena e saluberrima. Attualmente vi
sono ricoverati oltre 80 bambini di ambo i sessi; ma le sempre crescenti richieste di
ricovero e la necessità di migliorarne la sistemazione rese necessaria la costruzione di
un nuovo fabbricato», come si legge nei documenti dell’epoca, dove è descritto come
«Opera di puro stile toscano, è sobria ed elegante, coronata dal verde cupo degli olivi,
in vista al mare». E ancora: «Il progetto comprende anche una modesta Cappella.” Il
progetto della Colonia campestre riceve l’attenzione de “L’Architettura Italiana,
periodico mensile di costruzione e di architettura pratica”».
Grazia Sini
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Il progetto. L’immobile oggetto di intervento è costituito da tre corpi: l’edificio
principale, la cappella e un corpo aggiunto. Il progetto prevede il recupero del
fabbricato e la sua riconversione per ospitare uffici comunali. Lo stato in cui versa il
complesso edilizio, il rimaneggiamento che ha avuto nel tempo e le esigenze che
richiede la nuova destinazione d’uso comportano per la sua riqualificazione un insieme
di interventi, che tengano tuttavia conto della necessità di salvaguardia del bene. Il
restauro punta dunque a mantenere intatte e a valorizzare le caratteristiche
architettoniche, tra ampie vetrate binate o colorate, terrazze accessibili e volte a botte,
con un richiamo allo stile déco. Allo stesso tempo, sarà data particolare attenzione
all’accessibilità così come alla sostenibilità: come richiesto dal bando, il 65 percento
dell’energia per la climatizzazione sarà garantita da un impianto fotovoltaico e
l’illuminazione sarà con led, consentendo un netto risparmio. Gli infissi saranno
restaurati o sostituiti, mantenendo il disegno e la specchiatura originari, ma adeguati
come spessore e caratteristiche a quanto prescritto dalle norme attuali in materia di
isolamento termico e acustico. Particolare attenzione sarà data anche ai materiali usati:
le passerelle di accesso, ad esempio, saranno rifinite con marmo di Orosei. Sulle
facciate esterne saranno effettuati interventi di conservazione riaprendo finestre murate
e ripristinando la forma centinata, nonché l’altezza originaria. La demolizione della
parte di collegamento tra l’edificio principale e la cappella consentirà di far entrare di
nuovo luce naturale in quest’ultima, valorizzando la bellezza delle vetrate colorate.
Proprio la cappella sarà sottoposta a un delicato intervento di restauro, con il suo
recupero architettonico. Anche gli spazi esterni saranno completamente rimessi a
nuovo, diventando anch’essi un meraviglioso giardino, con camminamenti, fioriere,
panchine e nuove piante mediterranee, che consentano il soleggiamento invernale e
nella buona stagione diano una gradevole ombra accompagnata da un buon profumo.
Sarà inoltre sostituito il muro di cinta su via Zara.
Le quattro fasi. Tutto il progetto di riqualificazione, curato dal settore Lavori pubblici,
era stato diviso in 4 fasi: sistemazione punto di ristoro (edificio ex circoscrizione) e
giardino verso via Savoia, completamento dell’ala nuova e ristrutturazione ala vecchia
Grazia Sini
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