
Dal 7 luglio 2025 bisognerà attendere quasi tre anni per la prima udienza camerale: è stata infatti fissata al 3 aprile 2028, in presenza, presso il Tribunale di Cagliari alle ore 13.00.
Un dato che non può più essere considerato una semplice disfunzione, ma rappresenta un fallimento strutturale del sistema giustizia, che danneggia cittadini, imprese e la stessa credibilità delle istituzioni.
I ritardi nella fissazione delle udienze, nella gestione dei fascicoli, nella comunicazione degli atti e infine nell’emissione dei provvedimenti stanno diventando cronici. Ciò produce non solo un rallentamento insostenibile dei procedimenti, ma anche un senso diffuso di sfiducia nella capacità della macchina giudiziaria di assicurare tutela in tempi ragionevoli.
Non è più tollerabile che per un’udienza camerale si debbano attendere oltre 1.000 giorni, mentre le parti restano sospese in una condizione di incertezza e stallo, spesso con gravi conseguenze anche economiche e personali.
È necessario un intervento urgente e concreto da parte del Ministero della Giustizia, della Commissione Giustizia e un’assunzione di responsabilità da parte dell’Avvocatura, affinché si pongano rimedi immediati ed efficaci. Il diritto alla giustizia non può essere rinviato al 2028.
