
- I volumi dei prestiti in sofferenza nell’Europa centrale, orientale e sud-orientale sono diminuiti del 4,4% a 26 miliardi di euro nel 2024
- Il rapporto NPL medio è sceso all’1,9%, il livello più basso dalla crisi finanziaria globale, nonostante i supervisori mettano in guardia dai primi segnali di deterioramento della qualità degli asset.
- L’attività di mercato è ripresa in Grecia, Polonia, Romania e Turchia, ma l’appetito degli investitori rimane disomogeneo
Secondo l’ ultima edizione dell’NPL Monitor della BERD , pubblicata oggi, i crediti deteriorati (NPL) nelle economie europee rientranti nell’area di operatività della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) sono rimasti sostanzialmente stabili nel 2024.
I volumi dei crediti deteriorati nell’Europa centrale, orientale e sudorientale (CESEE) hanno continuato il loro trend discendente, con un calo del 4,4% su base annua, attestandosi a 26 miliardi di euro, in quella che rappresenta una delle riduzioni annuali più significative degli ultimi anni.
Inoltre, il rapporto NPL medio nella regione CESEE è sceso a un minimo storico dell’1,9% alla fine del 2024, scendendo al di sotto della soglia del 2% per la prima volta dalla crisi finanziaria globale.
Tuttavia, il rapporto avverte che stanno emergendo i primi segnali di deterioramento della qualità degli asset, dovuti a shock settoriali, alla minore capacità di adattamento dei mutuatari e ai rischi di rifinanziamento.
“Sebbene la regione abbia finora evitato un brusco deterioramento della qualità del credito, permane il rischio di un accumulo di NPL”, osserva il rapporto. “Una vigilanza costante, una supervisione proattiva e una maggiore trasparenza saranno essenziali per supportare l’identificazione e la risoluzione tempestive delle attività deteriorate”.
L’attività del mercato degli NPL ha registrato una moderata accelerazione nel 2024, con pipeline di transazioni in espansione in Grecia, Polonia, Romania e Turchia. Le vendite secondarie e le operazioni forward-flow stanno gradualmente riconquistando gli investitori, sebbene le barriere legislative, le limitazioni relative ai dati e la frammentazione normativa continuino a pesare sull’interesse degli investitori nei mercati meno maturi.
Il rapporto evidenzia che le persistenti pressioni sul costo della vita stanno alimentando la domanda di credito al consumo a breve termine, portando a un maggiore controllo da parte della vigilanza sugli standard di accessibilità economica e di erogazione del credito.
Nell’area dell’euro, la Banca Centrale Europea ha integrato i rischi geopolitici tra le sue priorità di vigilanza, tra cui l’interruzione del sistema energetico e la frammentazione degli scambi commerciali. Le autorità di vigilanza stanno inoltre intensificando il controllo dei prestiti non garantiti e delle valutazioni degli asset nel settore immobiliare commerciale.
L’ NPL Monitor della BERD è una pubblicazione semestrale nell’ambito dell’iniziativa NPL della Vienna Initiative, che copre 17 paesi CESEE e mercati non CESEE selezionati. L’ NPL Monitor è pubblicato sul sito web della Vienna Initiative , insieme alle pubblicazioni dei partner del Fondo Monetario Internazionale ( CESEE Deleveraging and Credit Monitor ) e della Banca Europea per gli Investimenti ( CESEE Bank Lending Survey ), anch’esse pubblicate oggi.
L’iniziativa di Vienna è stata istituita nel 2009 durante la crisi finanziaria globale con l’obiettivo di salvaguardare la stabilità finanziaria dell’Europa emergente riunendo banche, governi, autorità di regolamentazione e istituzioni finanziarie internazionali.
