
(AGENPARL) – Tue 08 July 2025 San Marco Evangelista (CE) – Rissa tra giovani finisce in tragedia: morto
un 17enne, due feriti gravi. Borrelli: “Troppe armi in mano ai
giovanissimi, usate con disinvoltura. È emergenza educativa e sociale.”
Una nuova tragedia ha sconvolto la comunità di San Marco Evangelista, in
provincia di Caserta. Ieri sera, nella centralissima Piazzetta della
Libertà, una violenta rissa tra giovani si è trasformata in un’aggressione
a colpi di coltello, provocando la morte di un ragazzo di soli 17 anni e il
ferimento grave di altri due.
Secondo le prime ricostruzioni, la lite – per motivi ancora da chiarire –
sarebbe degenerata rapidamente. I toni si sono alzati fino a sfociare in
uno scontro fisico durante il quale sarebbero comparsi dei coltelli. Il
17enne, che secondo alcune fonti non sarebbe residente nella zona, è stato
colpito almeno una volta. Trasportato in codice rosso all’ospedale
“Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, è deceduto poco dopo a causa delle
gravi ferite riportate.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il magistrato di turno. La zona,
nota anche come punto di spaccio di hashish, è stata isolata. Sono in corso
rilievi tecnici, audizione dei testimoni e acquisizione delle immagini di
videosorveglianza, fondamentali per ricostruire l’accaduto e identificare
tutti i responsabili.
A commentare la vicenda è il deputato dell’Alleanza Verdi–Sinistra
Francesco Emilio Borrelli, da tempo in prima linea contro il degrado e la
violenza giovanile:
“Siamo di fronte all’ennesima tragedia che colpisce il mondo giovanile,
spesso lasciato senza guida, senza regole e senza veri punti di
riferimento. È un’emergenza educativa e sociale, prima ancora che
giudiziaria.
Girare armati sta diventando una normalità tra i giovanissimi, e ciò è
allarmante. Troppi ragazzi impugnano armi con disinvoltura, le usano per
‘regolare conti’ anche per futili motivi, come un litigio, una parola di
troppo, uno sguardo. I fatti di San Marco Evangelista si aggiungono a un
lungo elenco di giovani vittime della follia, della rabbia cieca, di un
vuoto di senso che rischia di diventare irreversibile.
Serve una rete di prevenzione, controlli serrati, presìdi territoriali, ma
anche investimenti nella scuola, nello sport, nella cultura. E soprattutto
pene certe per chi gira armato e semina morte. Non possiamo accettare che
le piazze delle nostre città diventino zone franche di violenza e
illegalità.”
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE