
(AGENPARL) – Fri 04 July 2025 *Donna originaria della Campania muore per infezioni contratte in ospedale:
l’Ulss 9 Scaligera condannata a risarcire 300.000 euro*
*Gli avvocati dello Studio Associati Maior: “Secondo il Tribunale di
Verona, le strutture sanitarie non rispettarono gli standard igienici”*
Una donna di origini campane è deceduta nel 2017 dopo aver contratto gravi
infezioni ospedaliere durante un ricovero in due strutture sanitarie
veronesi. Ora, a distanza di anni, la figlia ha ottenuto giustizia:
l’Azienda Ulss 9 Scaligera è stata condannata a un risarcimento di 300.000
euro dal Tribunale di Verona. La paziente, residente in una casa di riposo
nel Veronese, era stata trasportata per controlli presso gli ospedali San
Bonifacio e Orlandi di Bussolengo. Durante il ricovero, ha contratto
diverse infezioni nosocomiali, che hanno causato un rapido peggioramento
delle sue condizioni di salute, fino al decesso. Il collegio peritale
nominato dal giudice ha stabilito che, se fossero stati rispettati gli
standard igienico-sanitari previsti dalla normativa, l’esito avrebbe potuto
essere diverso. Il quadro clinico della paziente era sì complesso, ma le
infezioni hanno rappresentato l’elemento determinante nel provocare la
morte. La figlia della vittima è stata assistita dagli avvocati Michele
Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo dello Studio
Associati Maior, con la consulenza del medico legale Dott. Marcello Lorello.
“Siamo soddisfatti di questa sentenza, che riconosce come il rispetto delle
regole igieniche non sia un dettaglio secondario, ma una garanzia di vita
per i pazienti più fragili – dichiarano gli avvocati dello Studio Maior.
Questa decisione conferma l’importanza di pretendere trasparenza e
responsabilità dalle strutture sanitarie, anche a distanza di anni”.