
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 BLUE TONGUE, COLDIRETTI LAZIO: NECESSARIO INTERVENTO DELL’ASSESSORE RIGHINI AL TAVOLO DI CRISI DEL 1 LUGLIO
Continua a crescere il numero di focolai di Blue Tongue in tutto il Lazio, con segnalazioni che arrivano quotidianamente da ogni provincia. Una situazione sempre più critica. Una vera e propria emergenza che sta mettendo a dura prova gli allevatori, già alle prese con perdite economiche significative e costi elevati.
Coldiretti Lazio proprio per la gravità delle situazione che si sta delineando in queste ore, chiede con urgenza per le aziende colpite, indennizzi per la perdita dei capi uccisi dal virus che sta colpendo prevalentemente ovini, oltre che per lo smaltimento delle carcasse e i vaccini gratuiti.
“La situazione è grave – dichiara il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – e servono risposte concrete e immediate. Il Lazio è la seconda regione in Italia per patrimonio ovino e come è stato già fatto lo scorso 15 giugno in Sardegna, serve un intervento diretto per la perdita dei capi. Abbiamo chiesto un intervento urgente sia del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha convocazione un Tavolo di crisi per il 1° luglio, sia dell’Assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini, per garantire la copertura economica necessaria agli interventi”.
Il diffondersi del virus, favorito dalle alte temperature e conta già migliaia di animali morti e centinaia di focolai confermati in altre regioni tra le quali Marche, Umbria, Abruzzo, Calabria, Lombardia, Sardegna e Piemonte, rischia di compromettere anche l’intero comparto zootecnico regionale che nel Lazio conta oltre 700 mila capi ovicaprini.
“Le segnalazioni crescono ogni giorno – aggiunge Granieri – e senza misure tempestive, i danni economici rischiano di diventare irreparabili”. La Blue Tongue non rappresenta un pericolo per l’uomo, ma può avere conseguenze devastanti per gli allevamenti, la produzione e il reddito agricolo. Coldiretti Lazio continuerà a seguire l’evoluzione della situazione in vista del Tavolo di crisi del 1° luglio, per portare al centro del confronto le istanze degli allevatori e garantire risposte rapide e adeguate.