
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 Giustizia, Costa: “Su ingiuste detenzioni doverosa analisi certosina per ridurne incidenza”
“La causa delle ingiuste detenzioni sono molteplici, il problema è che lo Stato italiano ha deciso di prendere la strada di pagare un risarcimento, neanche sempre, e di non andare oltre. E’ invece essenziale cercare di studiare le ragioni che si sono determinate per le ingiuste detenzioni e fare in modo che si riducano. E’ fondamentale che ci sia un’attività di studio metodico e certosino di tutti i casi, non solo delle ingiuste detenzioni risarcite ma anche di quelle non risarcite e delle assoluzioni, a seguito di misure cautelari”.
Lo ha detto Enrico Costa, deputato di Forza Italia, durante la presentazione di “Innocenti, il libro bianco dell’ingiusta detenzione in Italia”, curato da Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone.
“Il nostro ordinamento prevede sanzioni disciplinari per negligenza sul tema delle ingiuste detenzioni, prevede eventuali responsabilità contabili, prevede che le valutazioni di professionalità tengano conto dell’esito delle successive fasi del processo: purtroppo tutto resta sulla carta. Con la mia proposta di legge non ho chiesto che scatti automaticamente un procedimento disciplinare o per danno erariale nei confronti del magistrato che ha sbagliato, ma che si proceda ad una analisi approfondita delle ragioni”, ha spiegato.
“La mia posizione diverge da quella dell’Anm, che considera questa posizione una lesione dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura. La magistratura considera i propri atti insindacabili perché ritiene le ingiuste detenzioni un fisiologico effetto collaterale del loro lavoro. Questo in uno Paese civile non può accadere, uno stato di diritto deve approfondire le ragioni degli errori ed eventualmente sanzionare chi ha sbagliato”, ha concluso.
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