
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 *Fresco di stampa “Fissazioni”, il nuovo libro di Marco Onofrio*
È un Marco Onofrio sempre più libero e privo di freni, quello che ha appena
dato alle stampe – con Ensemble Edizioni di Roma – il suo nuovo, ennesimo
libro, e il curioso titolo è tutto un programma: “Fissazioni”. Ma anche il
sottotitolo, “Spunti & Appunti”, la dice lunga sulla natura multanime di
un’opera in prosa che sembra traguardare un diverso genere letterario,
oltrepassando quelli già codificati. C’è sicuramente la narrativa, poiché
Onofrio – ispirandosi a precedenti illustri, del calibro di Umberto Saba,
con le sue “Scorciatoie”, e di Ennio Flaiano, con i suoi caustici diari di
costume – elabora tutta una serie di microracconti fulminanti e sospesi,
che spesso sono “inizi” di più ampio respiro affidati (come si legge in
quarta di copertina) «alla prosecuzione fantastica del lettore». C’è la
saggistica, poiché – sulla scia di un precedente libro di Onofrio, “Nuvole
strane” – abbondano i pensieri, le riflessioni filosofiche, i rilievi
tratti dall’esperienza, così che anche queste “Fissazioni” possono
intendersi come note “a margine dei giorni” attraverso le cose comuni e
normali, che poi così “comuni” e “normali” non sono. C’è la poesia, come
intensità dello sguardo dal particolare all’universale e, in qualche caso,
come esplicita composizione in versi. E c’è infine il teatro, come tensione
dialogica tra i personaggi e i tipi umani che affollano le quasi 200 pagine
del libro.
“Fissazioni” è tutto questo e anche di più. Leggiamo, ancora dalla quarta
della gradevole edizione brossurata (bellissima la variopinta immagine
riprodotta in copertina), che i 170 frammenti di cui si compone segnano un
«percorso asistematico» tra le contraddizioni dell’esistenza, «il *diario
di un folle* idealmente proteso a rappresentare la prismatica e
caleidoscopica complessità del mondo, esplorata nei suoi anfratti più
insoliti, spudorati e dissonanti, talvolta grotteschi e sgradevoli ma
sempre funzionali alla ricerca del vero, dentro e oltre le maschere
quotidiane».
Contattato telefonicamente a Grottaferrata – dove il pluripremiato autore
romano vive da un paio d’anni, dopo la lunga parentesi marinese – Onofrio
ha ribadito la natura *visionaria* di questo libro che vuole inquietare,
sorprendendo volutamente con esiti irrisolti e stralunati, ma anche