
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 EX ILVA, TURCO (M5S): GOVERNO PERSEVERA NELL’ERRORE, NO A UN’AIA CHE NON CHIUDE LE FONTI INQUINANTI
EX ILVA, TURCO (M5S): GOVERNO PERSEVERA NELL’ERRORE, NO A UN’AIA CHE NON CHIUDE LE FONTI INQUINANTI
Roma, 30 maggio 2025 – “L’ennesimo rinvio della vendita dell’ex Ilva a dicembre certifica il fallimento del governo Meloni sull’ex Ilva. E’ l’ennesimo capitolo di una strategia sbagliata che ignora la salute, i diritti e le richieste della città”.
Lo dichiara il Vicepresidente e Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa del M5S, il sen. Mario Turco, commentando le parole del ministro Urso sull’ipotesi di un nuovo accordo di programma e sull’imminente rilascio di un’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che, nei fatti, non prevede la chiusura degli impianti più pericolosi, né una vera riconversione ecologica del sito industriale. “Siamo radicalmente contrari a qualunque AIA che mantenga attivi la produzione a carbone, cuore del disastro ambientale e sanitario, e prevede un inceneritore dove bruciare plastiche. E respingiamo l’idea che la soluzione per l’ex Ilva sia legata alla costruzione di un rigassificatore nel porto, un progetto che aggrava la dipendenza fossile e aumenta i rischi per i lavoratori e i cittadini.”
Secondo Turco, l’accordo di programma annunciato dal governo rischia di essere un’operazione di facciata, una presa in giro: “Un accordo senza chiusura graduale delle fonti inquinanti, senza un piano per le bonifiche e senza un progetto credibile di riconversione del territorio e reimpiego dei lavoratori è solo carta straccia. Taranto ha già dato. Ora serve il coraggio di voltare pagina.”
Il Movimento 5 Stelle ribadisce le sue proposte storiche:
• chiusura progressiva e definitiva degli impianti a carbone e a ciclo integrale;
• riconversione industriale sostenibile, con forni elettrici alimentati a idrogeno verde e rilancio dell’area portuale, della cantieristica, turistica, agricola e innovativa;
• bonifiche ambientali, con fondi vincolati e cronoprogrammi trasparenti;
• garanzia occupazionale per tutti i lavoratori coinvolti, attraverso progetti alternativi e partecipazione attiva del pubblico.
“Se il governo pensa di mettere una toppa con un rigassificatore e qualche promessa a Baku Steel, sbaglia clamorosamente. Il futuro di Taranto non può essere costruito sulle ceneri dell’inquinamento. Serve un vero cambio di rotta, serve visione, serve rispetto. La città è pronta ad opporsi alle scelte del governo lontane dalle aspettative dei giovani tarantini.”
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle