
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Si inoltra quanto segue
Patrizia Biagi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
Bando beni confiscati. Opposizione: “Quarta interrogazione al Sindaco. Dia
un segnale prima che sia tardi”
Per la quarta volta in cinque mesi, i consiglieri e le consigliere comunali
di opposizione tornano a interrogare l’Amministrazione sul bando per
l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
«Lo facciamo ancora una volta – dichiarano – perché è evidente che questo
bando, così come è stato concepito e gestito, si presta a ricorsi e
possibili disparità. Soprattutto rischia di mostrare una pericolosa opacità
su un tema che dovrebbe essere esemplare sotto ogni profilo, soprattutto a
Palermo.
L’Amministrazione non ignori le criticità e non si intestardisca su una
procedura che rischia di impantanarsi nei contenziosi e nella una gestione
poco trasparente. Se così sarà, a pagare le conseguenze saranno tutte le
organizzazioni che rimarranno bloccate e vittime della burocrazia».
L’interrogazione depositata solleva nuovi problemi: alle associazioni sono
state trasmesse le credenziali per la piattaforma online, che ora contiene
l’elenco completo dei beni con indirizzi e coordinate geografiche, ma non è
previsto alcun sopralluogo. Eppure, il bando prevede punteggi premiali per
progetti che includano ristrutturazioni e miglirie: una contraddizione
palese che mina la qualità della procedura.
«Si chiede di progettare interventi su immobili mai visti, basandosi
soltanto su coordinate, immagini esterne e foto praticamente non
intellegibili. In queste condizioni – affermano i firmatari e le firmatarie
– è impossibile garantire parità di accesso e correttezza nella
valutazione. Ecco perché chiediamo che il Sindaco intervenga con urgenza, e
faccia tutto ciò che è necessario per attrezzare gli uffici e garantire,
almeno in questa fase, che a tutti i soggetti partecipanti venga assicurata
la possibilità di accedere fisicamente agli immobili. È una misura minima
ma fondamentale per assicurare trasparenza, qualità delle proposte e
rispetto delle regole».
«A Palermo – concludono – la gestione dei beni confiscati deve essere un
modello di rigore e giustizia sociale, non una corsa a ostacoli riservata a
chi ha più “informazioni”. Abbiamo usato ancora una volta il nostro potere
di sindacato ispettivo, ma chiediamo con forza un colpo di reni
all’Amministrazione Lagalla: serve una presa di posizione netta e urgente,
serve una gestione congrua, trasparente e partecipata di questo bando e
soprattutto di quello che è un patrimonio importante per il riscatto della
città».
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere comunali di Partito
Democratico, Movimento 5 Stelle, AVS, Oso e Gruppo Misto.