
(AGENPARL) – Fri 23 May 2025 *IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA CERIMONIA DEL “MAK Π 100” A MODENA *
*passaggio della “Stecca accademica” tra gli Allievi del 205° corso
“Fierezza” e del 206° corso “Dignità”*
*Modena, 23 maggio 2025* – Si è svolta oggi, al parco Novi Sad di Modena,
la tradizionale cerimonia del “Mak π 100” degli Allievi Ufficiali del 205°
corso “Fierezza” dell’Accademia Militare, evento, quest’ultimo, che segna i
cento giorni mancanti alla promozione al grado di Sottotenente
dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Ministro della
Difesa, On. Guido Crosetto, hanno assistito alla cerimonia militare insieme
al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano e al
Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine
Masiello.
“Mach pì cènt!”, ovvero “Ne mancano cento!”, dicevano gli allievi ufficiali
nel mio dialetto, il piemontese, più di 150 anni fa.” ha esordito il
Ministro della Difesa. “Oggi Makπ100 è molto più di un conto alla rovescia:
è il simbolo di una scelta, di una promessa, di una missione. Essere
Ufficiali delle Forze Armate italiane. Care Allieve, cari Allievi, quello
di oggi è un momento che porterete con voi per tutta la vita. Segna
l’avvicinarsi di un passaggio decisivo per l’intera vostra vita,
professionale e umana: da Allievo a Ufficiale, da chi apprende a chi
comanda. La presenza, qui oggi, con noi e con voi, del Presidente della
Repubblica, che ringrazio ancora una volta per la sua vicinanza, onora
questa giornata e ne sottolinea il profondo significato istituzionale. Il
“passaggio della stecca” esprime continuità tra generazioni di militari. È
simbolo dell’eredità storica, di tradizioni e doveri che oggi vi vengono
affidati attraverso questa Accademia, e contiene in sé un’apparente
contraddizione: presidiare valori antichi e, nel contempo, formare e
formarsi per affrontare un futuro incerto e sempre più in evoluzione. Ma
nessuna tecnologia, per quanto avanzata, potrà sostituire ciò che è davvero
decisivo per le nostre Forze Armate e per il nostro Paese: la vostra
coscienza e i vostri valori. Anche quelli trasmessi dalle vostre famiglie
che oggi sono qui e che vi guardano con orgoglio. Siate sempre di esempio
per tutti: i vostri futuri soldati, le vostre famiglie, il vostro Paese. E
fatelo perché comandare non significa esercitare il potere, ma indicare la
strada. Specie nei momenti difficili scoprirete che l’etica non è un
concetto astratto, ma una bussola concreta. Avete scelto una strada
impegnativa, ma straordinariamente significativa. A voi affidiamo la difesa
della Nazione, il nostro futuro. Siate all’altezza della fiducia che
l’Italia ripone in voi!”.
Il Generale Portolano nel suo intervento ha esortato gli allievi a
indossare il grado di Sottotenente con consapevolezza, ricordando che ogni
traguardo è l’inizio di nuove responsabilità da affrontare con amore e
coraggio al servizio della Patria e della pace.
Nel suo intervento il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha voluto
sottolineare l’importanza del traguardo raggiunto dagli Allievi del 205°
corso “Fierezza”, affermando: “Avete scelto di accettare la responsabilità
del comando e di essere esempio e guida nei momenti più difficili. Con le
stellette del comando sulle spalle lo zaino sarà sempre più pesante, perché
sarà affidata la responsabilità di ciò che è più prezioso: soldati che
crederanno in voi e nella vostra scelta d’onore. Non si comanda con il
grado ma con l’autorevolezza della professionalità, dell’integrità e
dell’esempio, con il coraggio di decidere, la capacità di eseguire, di
rialzarsi e di vedere opportunità e vantaggi dove altri vedono criticità.
Il comando richiede massima onestà e rettitudine, studio continuo e
aggiornamento costante. Siete i nostri giovani, il motore del cambiamento,
l’investimento più prezioso dell’Istituzione e del Paese. Il futuro
dell’Esercito sarà nelle vostre mani e con essa la responsabilità di farlo
evolvere alla velocità della società”.
La celebrazione del “Mak π 100” è una tradizione che risale al 1840. Gli
allievi più anziani cedono a quelli più giovani la “Stecca Accademica”,
riproduzione in grande scala di un piccolo attrezzo in legno, con una
scanalatura centrale, che veniva usato, un tempo, per lucidare i bottoni
metallici della giubba dell’uniforme senza sporcarne il tessuto.
La cerimonia è continuata con una dimostrazione pratica delle attività
addestrative e ginniche sportive svolte dagli Allievi all’interno di uno
dei più antichi istituti di formazione militare al mondo.
Anche quest’anno, in occasione della serata di gala del “gran ballo delle
debuttanti”, gli Allievi Ufficiali prossimi alla promozione a Sottotenente
hanno deciso di promuovere un’attività benefica a favore dell’Unità di
Dermatologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia – AOU contribuendo
al progetto della professoressa Farnetani per la diagnosi precoce dei
melanomi cutanei che, attraverso un protocollo diagnostico avanzato e