
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Comunicato stampa
Con RESPIRO il monitoraggio della qualità dell’aria diventa indossabile, in tempo reale e alla portata di tutti
Presentato al Gazometro Ostiense di Roma, il dispositivo, progettato per aiutare ogni cittadino a muoversi consapevolmente attraverso la città, è stato sviluppato da Università di Milano-Bicocca, ROAD e XearPro srl.
Roma, 21 maggio 2025 – Un dispositivo innovativo, portatile e intelligente, progettato per aiutare ogni cittadino a monitorare l’ambiente circostante e a prendere decisioni consapevoli in tempo reale, per spostarsi in città e scegliere i percorsi più sicuri per la propria salute. Si chiama RESPIRO (Real-time Environmental Sensing for Personal Intelligent Risk Optimization) ed è un dispositivo sviluppato dall’Università di Milano-Bicocca insieme a ROAD – Rome Advanced District, in collaborazione con XearPro srl. RESPIRO non è solo un semplice sensore, ma è una vera e propria piattaforma alla portata di tutti.
RESPIRO rileva gli inquinanti atmosferici, tra cui CO2, monossido di carbonio, polveri sottili e ultrafini, oltre a temperatura, umidità e pressione atmosferica. Tutti i dati vengonogeoreferenziati in tempo reale, fornendo un quadro dettagliato della qualità dell’aria che circonda la persona che utilizza il dispositivo.
Il progetto è stato presentato questa mattina al Gazometro del quartiere Ostiense di Roma, sede del polo di ricerca tecnologica ROAD – Rome Advanced District il soggetto rete per l’innovazione voluto da Eni, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco Italia e Nextchem durante un evento aperto dagli interventi della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e del Presidente ROAD e Direttore Stakeholder Relations & Services di Eni, Claudio Granata, cui ha fatto seguito una tavola rotonda alla presenza dei ricercatori dell’Università Milano-Bicocca e ROAD.
Grazie alla sua struttura low-cost, compatta e indossabile, RESPIRO può essere agganciato a uno zaino, a una borsa o a una giacca. Tramite un monitoraggio in tempo reale e la localizzazione GPS, il suo schermo LED offre all’utente una visualizzazione istantanea dei parametri ambientali, mentre l’app dedicata, collegata via Bluetooth, avvisa con notifiche intelligenti quando l’aria che si respira in un luogo può rappresentare un rischio ovvero fornisce dati utili ai ricercatori e cittadini attivi per le attività di monitoraggio diffuso in ottica “citizen science”.
Il progetto è legato alle attività scientifiche che i ricercatori dell’Ateneo milanese portano avanti in una delle piazze del capoluogo lombardo sede di diversi dipartimenti di Milano-Bicocca (piazza della Scienza) e che sono coordinate dalCentro di Ricerca POLARIS dell’Università.
Tutto questo si associa a campagne di rilevamento che diversi volontari, studenti, tecnici e docenti dell’Ateneo Bicocca, stanno realizzando grazie ai sensori smart portatili RESPIRO per monitorare la qualità dell’aria all’interno del quartiere. Una parallela campagna di raccolta dati verrà realizzata anche a Roma, nel quartiere di Ostiense grazie alla collaborazione dei partner ROAD tra cui l’Università Roma Tre.
«In un mondo in cui la qualità dell’aria che respiriamo è sempre più al centro del dibattito politico, sociale e scientifico – afferma la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – il nostro ateneo vuole fare la sua parte, proponendo un modello di rigenerazione di uno spazio come piazza della Scienza e promuovendo strumenti tecnologici all’avanguardia come RESPIRO. Il progetto della piazza sta continuando grazie alle azioni di monitoraggio dell’inquinamento e di studio e implementazione della biodiversità che coinvolgono la nostra comunità accademica. In questo contesto, il nuovo dispositivo che abbiamo presentato oggi, all’avanguardia e alla portata di tutti, è stato pensato per aiutare ogni cittadino a monitorare l’ambiente circostante e a muoversi più consapevolmente attraverso la città. Un vero e proprio alleato per la salute, la mobilità sostenibile e la citizen science».
«Con RESPIRO e la collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, abbiamo la prima messa a terra concreta delle attività avviate dal Rome Advanced District, a meno di due anni dalla sua nascita – afferma il Presidente di ROAD, Claudio Granata –. Il dispositivo sarà testato in modo simultaneo tra Milano e Roma, consentendo in questo modo di aumentare la base di dati a disposizione per l’analisi della qualità dell’aria. ROAD – soggetto rete promosso da Eni insieme a primarie società italiane e internazionali per realizzare nell’area del Gazometro di Roma un distretto di innovazione tecnologica – nasce esattamente con questo scopo: attivare collaborazioni di filiera tra dipartimenti di ricerca e sviluppo di soggetti privati e pubblici per i processi di trasformazione delle imprese, facilitare i policymakers nell’attività di abilitazione della transizione e promuovere lo sviluppo di nuove competenze».
Nota per i redattori
All’interno dello Spoke 1 (“Urban generation”) del progetto MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action, l’Ecosistema dell’Innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui è capofila l’Università di Milano-Bicocca) è nato OpenAir Lab, uno spazio partecipato sui temi della sostenibilità: nell’ambito del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Ateneo, il gruppo di ricerca di Biologia Ambientale Cellulare e dello Sviluppo (la ricercatrice Rossella Bengalli con i professori Maurizio Gualtieri e Paride Mantecca) in collaborazione con il gruppo di Chimica dell’Atmosfera (il dottorando Andrea Doldi, con i professori Ezio Bolzacchini e Luca Ferrero) hanno ideato e allestito un approccio innovativo per affrontare il problema dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute.
Da una parte, grazie all’impiego di sensori smart, è stata realizzata una campagna di rilevamento dell’esposizione personale alle particelle aerodisperse, i famosi PM10 e PM2.5, e ad alcuni gas (CO e CO2). In aggiunta, Piazza della Scienza, recentemente rinnovata nell’ottica di una rigenerazione urbana (qui il link per saperne di più), è diventata un laboratorio a cielo aperto per studiare, tra l’altro, il miglioramento della qualità dell’aria raggiungibile da progetti di rigenerazione. Ad attività di monitoraggio mediante strumentazione dedicata, si sono aggiunti anche innovativi approcci di valutazione dei possibili effetti sulla salute umana degli inquinanti aerodispersi.
L’attività prevede un approccio inter- e multidisciplinare che vede coinvolte diverse competenze e strumentazioni avanzate operanti nell’OpenAir Lab in Piazza della Scienza. A strumenti di monitoraggio multiparametrici, si associano anche strumenti che permettono di determinare la distribuzione delle particelle da pochi nanometri, ossia un miliardesimo di metro, a qualche micrometro, come lo strumento ELPI+. Le particelle nanometriche possono raggiungere le parti più profonde del polmone e quindi anche traslocare, ossia superare la barriera polmonare e raggiungere altri organi. Comprendere come queste particelle agiscono sui sistemi biologici è di fondamentale importanza per definire gli impatti potenziali sulla popolazione esposta.
A questo tipo di caratterizzazione i ricercatori hanno poi associato sistemi di campionamento delle particelle per la caratterizzazione di altri composti di particolare importanza per la salvaguardia della salute umana, come i metalli e gli elementi in traccia che posso avere un effetto ossidante nei sistemi biologici, determinando l’insorgenza anche di risposte infiammatorie.