
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 Nota dei consiglieri di opposizione sulla bocciatura della mozione di censura
all’Assessore al Bilancio
(Acs) Perugia, 21 maggio 2025 – “Né stratagemmi della sinistra né
l’insolenza di Bori riusciranno mai a mettere a tacere la verità”. È
quanto dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei e
Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo
Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Andrea Romizi e Laura Pernazza (Forza
Italia), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) in merito alla
“bocciatura da parte dell’Aula di Palazzo Cesaroni della mozione di
censura all’Assessore al Bilancio” (https://tinyurl.com/59jtt3cs [1]).
“Nella tarda serata di ieri, dopo oltre dieci ore di Consiglio regionale,
siamo riusciti finalmente – spiegano i consiglieri di opposizione – a
discutere la mozione di censura all’assessore al Bilancio, Tommaso Bori,
che è stata scientemente calendarizzata dalla presidente dell’Assemblea
legislativa, Sarah Bistocchi, come ultimo punto all’ordine del giorno per
evitare che avesse troppa visibilità. Una scelta che sottende o la scarsa
convinzione con cui la maggioranza sostiene l’operato del Vice Presidente o
il tentativo di gettare nel silenzio le troppe brutte figure che Bori ha
collezionato in questi mesi. In ogni caso, se credevano di riuscire a
metterci a tacere con squallidi stratagemmi politici, si sono scontrati con
una realtà ben diversa, perché la verità non può essere arginata. Era
quasi l’una di notte quando abbiamo assistito, con amarezza, ma senza
sorpresa, alla bocciatura della mozione di censura a Bori da parte della
maggioranza: un atteggiamento che rappresenta la definitiva assunzione di
responsabilità da parte dell’intero campo largo per una delle operazioni
di mistificazione più clamorose mai viste in Regione Umbria che andrà a
colpire cittadini, famiglie e imprese. La nostra mozione, fondata su atti,
documenti e dichiarazioni pubbliche, denunciava un comportamento
sistematicamente scorretto da parte dell’assessore Bori. Mentre in Aula
abbiamo ripercorso tutte le accuse infondate che ha rivolto al Centrodestra,
il pericoloso allarmismo costruito ad arte, le informazioni false diffuse
attraverso i social e nelle conferenze stampa e le reiterate manipolazioni
della realtà, l’Assessore non ha smesso di sogghignare in segno di
scherno, dimostrando totale mancanza di rispetto non solo nei confronti dei
colleghi di opposizione, ma anche della sede istituzionale nella quale
avveniva il dibattito, e quindi di tutti gli umbri”.
“Superficialità e arroganza – continuano i consiglieri regionali – si
confermano i tratti distintivi di un assessore dal quale non ci si può
aspettare nulla di diverso. Basti pensare che è stato capace di rassicurare
i cittadini via social che mai avrebbe alzato le tasse, salvo poi infliggere
loro, solo qualche giorno dopo, il più grande salasso fiscale della storia
della Regione Umbria. Con la bocciatura del nostro atto, la maggioranza ha
ufficialmente ammesso di essere complice dell’assessore menzognero che,
mentendo ai cittadini, ha leso la dignità delle istituzioni e l’immagine
di tutta l’Umbria”.
“Neppure – proseguono i consiglieri di minoranza – la convocazione da
parte della Sezione di controllo della Corte dei Conti della presidente
Proietti e della direttrice Donetti, è servita alla maggioranza per
ravvedersi e dire finalmente la verità. Eppure sono state molteplici le
domande alle quali hanno dovuto rispondere proprio nella mattinata di ieri:
è stato chiesto loro di fare chiarezza sulle modalità di affidamento
dell’incarico a Kpmg, sul contratto, sui motivi che hanno portato Palazzo
Donini a scegliere di affidarsi a una società esterna. Non solo: si è
parlato anche delle cifre del disavanzo e, vista la confusione di numeri
generata dalla maggioranza, la Corte dei Conti ha posto precise domande a
Proietti e Donetti sulle cifre contenute nel primo report di Agenas,
chiedendo come si passa dai -90 ai -34 milioni dei quali si è discusso per
settimane. Insomma, nonostante la mattinata trascorsa a rispondere alle
domande della Corte dei Conte, la sinistra in Aula ha continuato l’ostinato
valzer delle bugie e ha deciso mandare un messaggio inequivocabile agli
umbri: per loro è più importante preservare l’assessore Bori piuttosto
che salvaguardare cittadini, famiglie e imprese. Come abbiamo fatto in questi
mesi – concludono – continueremo a denunciare ogni bugia raccontata dagli
amministratori, a pretendere trasparenza e a difendere la dignità di una
Regione che non merita di essere governata da una maggioranza arrogante che
ha il manganello fiscale in una mano e la propaganda nell’altra”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80251
[1] https://tinyurl.com/59jtt3cs