
Budapest – Il ministro degli Esteri e del Commercio ungherese Peter Szijjarto ha lanciato un monito all’Unione Europea, chiedendo che Bruxelles e i leader europei evitino di ostacolare i nuovi potenziali negoziati di pace tra Russia e Ucraina, come accaduto – secondo lui – nel 2022 durante i colloqui di Istanbul.
In un videomessaggio trasmesso dal canale ungherese M1, Szijjarto ha ricordato che, poco dopo l’inizio dell’invasione russa, le delegazioni di Kiev e Mosca erano vicine a un’intesa per il cessate il fuoco, ma che l’intervento di alcuni governi europei sabotò quell’opportunità diplomatica.
“Nel 2022 a Istanbul, Russia e Ucraina avevano quasi raggiunto un accordo dopo due mesi di combattimenti. Tuttavia, politici europei intervennero, bloccando gli sforzi per concludere la guerra. Oggi questi stessi politici continuano ad attaccare chi, come noi, sostiene la pace”, ha dichiarato Szijjarto.
Un appello alla responsabilità europea
Il capo della diplomazia ungherese ha ribadito che coloro che ostacolarono il successo dei colloqui di allora hanno una responsabilità morale e politica significativa per il protrarsi del conflitto. Per questo, ha affermato, è essenziale che Bruxelles non ostacoli eventuali nuovi negoziati, che potrebbero tenersi di nuovo in Turchia o in un altro Paese neutrale.
“Esortiamo i leader europei a non ripetere gli errori del passato. Serve responsabilità e apertura”, ha affermato, aggiungendo che Budapest continua a sostenere il dialogo diretto tra le parti come unica via per una vera pace.
L’Ungheria e la linea della neutralità
L’Ungheria, sotto la guida del premier Viktor Orbán, si è più volte distinta nel contesto europeo per una posizione cauta e dialogante nei confronti della Russia, rifiutando forniture militari a Kiev e criticando l’efficacia delle sanzioni occidentali.
L’intervento di Szijjarto arriva in un momento in cui si riaffacciano timide possibilità di riavvicinamento tra Mosca e Kiev, mentre i combattimenti continuano a mietere vittime e a danneggiare la stabilità regionale ed energetica del continente europeo.
“Ci auguriamo che Russia e Ucraina mostrino apertura mentale e pragmatismo. Se i colloqui riprenderanno, sarà un passo decisivo verso la pace”, ha concluso Szijjarto.