
(AGENPARL) – Wed 14 May 2025 Comunicato stampa
Da oggi, l’Ospedale Civile è certificato come “Amico della Demenza”
Ospedale di Baggiovara Dementia Friendly grazie al supporto della Fondazione di Modena
Fondazione di Modena ha finanziato il progetto con 51.200 euro
Modena, mercoledì 14 maggio 2025 – L’AOU di Modena, con l’Ospedale Civile di Baggiovara ha dato avvio al percorso per diventare il primo ospedale Amico delle Persone con Demenza (Dementia Friendly Hospital DFH) in Italia. Il progetto si basa sul supporto delle Associazioni di Volontariato e sul finanziamento ricevuto dalla Fondazione di Modena per una serie di azioni, tra cui quella, già avviata, dell’assunzione di due Terapista della riabilitazione psichiatrica che assisterà i sanitari in tutto l’ospedale nella gestione di pazienti con demenza.
Fondazione di Modena ha finanziato il Progetto con 51.200 euro, 32.000 dei quali copriranno l’assunzione per un anno di due Terapisti della riabilitazione psichiatrica, 16.200 per interventi ambientali, tra cui un potenziamento della Snoezelen Room, la stanza multisensoriale già presente in Geriatria, e i restanti 3.000 per iniziative rivolte alla cittadinanza, al fine di diffondere la conoscenza dell’ Ospedale Amico delle Persone con demenza, e a supportare i caregiver dei pazienti con demenza ricoverati al fine di renderli più consapevoli e partecipi dei percorsi ospedalieri. L’Azienda ha investito 30.000 euro di attività del personale dipendente.
Il team principale del Progetto, che durerà 18 mesi, sarà formato dalla dott.ssa Francesca Neviani, dal prof. Marco Bertolotti e dalla dott.ssa Caterina Rontauroli, afferenti alla SC di Geriatria dell’AOU di Modena (Ospedale Civile di Baggiovara), promotori attivi delle iniziative legate alla creazione di un “Ospedale amico della Demenza”. Tali iniziative sono portate avanti in stretta collaborazione con il Centro di Neurologia Cognitiva di AOU nelle persone di Prof.ssa Giovanna Zamboni, Dott.ssa Annalisa Chiari e Dott. Simone Salemme afferenti alla SC di Neurologia dell’AOU Modena (di cui è direttrice la Prof Jessica Mandrioli) e al Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di UNIMORE. Fondamentale e imprescindibile, infine, il supporto delle Associazioni. Per questo motivo alla Conferenza Stampa erano presenti Ennio Concari, dell’Associazione GP Vecchi, Mario Possenti, Segretario Generale della Federazione Alzheimer Italia, Federazione Alzheimer, Federico Fabbrocino, Associazione Volontari Ospedalieri. Proprio Federazione Alzheimer Italia ha consegnato oggi ai vertici dell’AOU di Modena la certificazione di Primo Ospedale Amico della Demenza.
In Italia si stima che vi siano almeno un milione di persone con demenza, con un costo per la collettività di circa 70.000 euro all’anno a persona. Non si tratta quindi una malattia rara e la sua incidenza aumenta con l’età. Nella Provincia di Modena sono circa 12.820 le Persone con Demenza, circa il 2% della popolazione al (31/12/2024). Nella Provincia di Modena questi pazienti vengono seguiti grazie alla collaborazione tra le strutture territoriali (La Geriatria Territoriale dell’Azienda USL di Modena in collaborazione con i Medici di Medicina Generale) e l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che assicura la gestione ospedaliera di terzo livello nei casi che lo necessitano. Per una persona con demenza, il ricovero in ospedale per qualsiasi motivo di salute può risultare particolarmente difficile. L’ambiente sconosciuto, l’assenza di riferimenti familiari e la presenza di sintomi correlati al motivo del ricovero possono infatti generare agitazione e paura e peggiorare il disorientamento. Inoltre, sia le persone con demenza ma anche persone anziane o fragili senza demenza sono a maggior rischio di sviluppare delirium, una condizione temporanea di confusione mentale acuta. La Geriatria di AOU effettua circa 1.000 consulenze all’anno per persone con demenza ricoverate in altre Unità Operative che hanno sviluppato gravi disturbi comportamentali, come allontanamenti, deliri, allucinazioni e aggressività, o delirium. L’utilizzo di un approccio multidisciplinare e multiprofessionale “Centrato sulla Persona” che preveda anche l’uso di interventi non farmacologici, già in uso in Geriatria, potrà essere ora proposto anche a persone ricovrate in altre unità operative.
La parola ai protagonisti
“Oggi, grazie a Fondazione di Modena, all’impegno di tutti i nostri professionisti e delle Associazioni di Volontariato, – ha commentato l’Ing. Luca Baldino, Direttore Generale AOU di Modena – presentiamo un altro significativo tassello del percorso di costruzione di un ospedale Dementia Friendly, iniziato già da alcuni anni e che comporta sviluppi che presenteremo nei prossimi mesi. Si tratta di una importante modello di civiltà, per la Sanità Pubblica, con importanti risvolti sull’attività clinica e assistenziale”