
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 Ricerca: D’Attorre (PD), da governo risposta sbagliata a Macron
“È comprensibile l’irritazione della ministra Bernini per l’irrituale
iniziativa del Presidente Macron, che ha invitato direttamente a Parigi
anche i Rettori e i Presidenti degli Enti di ricerca italiani, per
discutere di come rendere più attrattiva l’Europa per i ricercatori
americani in fuga da Trump.
Si comprende meno la risposta che l’Italia starebbe già facendo da sé su
questo tema. Risposta sbagliata per due ragioni fondamentali.
La prima è che su un tema del genere non sono singole iniziative nazionali,
scoordinate e di portata molto limitata, a poter colmare il ritardo della
ricerca europea, specie in alcuni settori cruciali.
La seconda è che l’Italia può essere credibile in una strategia europea
volta a rafforzare la ricerca solo se affronta la questione dei suoi circa
35.000 giovani ricercatori precari. Il loro numero si è molto accresciuto
dopo i bandi PNRR e sul loro lavoro si regge una parte significativa
dell’attività dei nostri atenei e centri di ricerca. Ciononostante, per
effetto dei tagli delle risorse e dell’assenza di qualsiasi piano per la
fase post-PNRR, la gran parte di loro rischia di essere espulsa a breve dal
sistema della ricerca.
Non ha alcun senso, né per l’Italia né per l’Europa, inseguire singole
eccellenze americane se il tessuto diffuso della nostra ricerca, costituito
da migliaia di giovani ricercatori, viene fatto disgregare senza alcuna
visione del futuro”.
Così in una nota Alfredo D’Attorre, responsabile Università nella
segreteria nazionale del PD.
Roma, 6 maggio 2025
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