
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 Cordiali saluti
Elisa Venturini
Elisa Venturini (FI): “Serve un’alleanza educativa per proteggere i nostri
ragazzi dall’abuso degli smartphone. Il Veneto sia apripista, come in
Francia e Finlandia”
Venezia, 6 maggio 2025 – “Lo scopo di questa risoluzione è promuovere un
grande patto educativo tra famiglie, scuole e istituzioni per garantire un
uso consapevole e responsabile della tecnologia tra i più giovani. Dobbiamo
affrontare con coraggio una sfida che riguarda la salute, l’educazione e il
benessere delle nuove generazioni. Anche i recenti fatti di cronaca stanno
dimostrando come troppi ragazzi, specie i più fragili, rischiano di
confondere la realtà con quello che vedono sui social dove tutto sembra un
film: sono percezioni che rischiano di produrre effetti terribili”
Così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale del
Veneto, presenta l’iniziativa con cui si invita il Governo a valutare
l’introduzione di limiti nell’uso degli smartphone da parte dei minori e si
chiede alla Regione di attivare, insieme al sistema scolastico, una
campagna di educazione digitale in tutte le scuole del Veneto.
“La nostra proposta parte da un dato allarmante: l’utilizzo non controllato
dei dispositivi digitali da parte dei ragazzi è associato a conseguenze
significative sul piano fisico, mentale e relazionale. Studi clinici
mettono in evidenza un aumento dell’ansia, della difficoltà di
concentrazione, disturbi del sonno, isolamento sociale e calo
dell’autostima nei giovani che fanno un uso prolungato e non regolato dello
smartphone. Inoltre, la continua esposizione agli stimoli digitali può
alterare i meccanismi legati alla motivazione, alla gestione delle emozioni
e all’interazione reale con gli altri.”
“Naturalmente – precisa Elisa Venturini – l’uso del cellulare non va
demonizzato. È uno strumento potente, che offre opportunità straordinarie
in termini di apprendimento, creatività e comunicazione. Ma proprio per
questa sua potenza è indispensabile regolamentarlo, per aiutare i ragazzi a
sviluppare un rapporto sano, equilibrato e critico con la tecnologia.”
“Questa proposta si inserisce in un contesto europeo che si sta rapidamente
muovendo nella stessa direzione. In Francia, lo smartphone è vietato a
scuola fino ai 15 anni. In Finlandia, da agosto 2025 entrerà in vigore un
divieto totale d’uso durante l’orario scolastico. In Danimarca si sta
lavorando a una legge per proibire gli smartphone nei contesti educativi,
mentre in Austria e Spagna si stanno introducendo limiti chiari per
proteggere i minori.”
Elisa Venturini sottolinea anche l’importanza di coinvolgere famiglie,
scuole e istituzioni: “Vogliamo promuovere i patti educativi digitali,
strumenti che permettono a genitori, insegnanti e amministratori locali di
condividere responsabilità e obiettivi. Non si tratta di vietare, ma di
educare. Non di escludere, ma di accompagnare.”
La risoluzione richiama inoltre la petizione nazionale ‘Smartphone e
social: ogni tecnologia ha il suo tempo’, che propone di fissare a 14 anni
l’età minima per possedere uno smartphone e a 16 anni quella per accedere
ai social network.
“Un’iniziativa alla quale hanno già aderito altre Regioni italiane e molte
voci autorevoli della cultura, della psicologia e dell’educazione –
conclude Elisa Venturini – e che dimostra che la politica, quando unisce
competenza e visione, può davvero fare la differenza per il futuro dei
nostri figli.”