
Londra, 28 aprile 2025 — Nigel Farage, leader di Reform UK, ha dichiarato nei giorni scorsi che il suo partito è a un passo da una “vittoria storica” alle imminenti elezioni locali in Inghilterra, dopo che diversi sondaggi lo hanno indicato in testa, superando sia i laburisti che i conservatori.
A una settimana dal voto, previsto per il 1° maggio, un sondaggio YouGov ha rilevato che Reform ha guadagnato due punti rispetto alla settimana precedente, raggiungendo il 25% del consenso popolare. Parallelamente, il Partito Laburista è sceso al 23% e i conservatori al 20%. Un altro sondaggio, condotto da More in Common, ha confermato il vantaggio di Reform, fissandolo al 25%, il massimo storico registrato per il partito.
In un video pubblicato nei giorni sui social media, Farage ha affermato:
“Siamo in testa ai sondaggi nazionali, è tutta una questione di affluenza. Se gli elettori si mobiliteranno il 1° maggio, realizzeremo qualcosa di veramente storico. Sarà il primo passo verso la vittoria alle prossime elezioni generali.”
Le elezioni locali rappresentano la prima grande occasione per gli elettori di esprimere un giudizio sull’operato del Partito Laburista da quando ha vinto le elezioni generali l’anno scorso. Saranno rinnovati 1.641 seggi in 23 consigli comunali in tutta l’Inghilterra, insieme a sei cariche di sindaco. Una posta in gioco cruciale per Reform, che mira a costruire un’infrastruttura politica capillare — un risultato che era sfuggito ai precedenti progetti politici di Farage come l’UKIP e il Brexit Party.
Strategia populista e conquista del “Red Wall”
Reform UK ha basato la sua campagna su un messaggio populista mirato a intercettare il malcontento diffuso tra gli elettori tradizionali di Labour e Tories. Le priorità del partito includono il controllo dell’immigrazione, la ripresa economica e la difesa dei lavoratori britannici — temi particolarmente sentiti nelle aree operaie del cosiddetto “Red Wall”, territori storicamente laburisti che avevano già manifestato insoddisfazione sostenendo la Brexit nel 2016.
Nel segno di un pragmatismo politico crescente, Farage ha recentemente sostenuto la nazionalizzazione della British Steel, con l’obiettivo di salvaguardare migliaia di posti di lavoro a Scunthorpe, minacciati dalla chiusura imposta dagli attuali proprietari cinesi. Una svolta che segna un allontanamento dalle posizioni liberiste tradizionali della destra britannica.
Inoltre, Reform ha messo al centro della propria agenda l’opposizione alle nuove tasse di successione pianificate dal governo laburista, difendendo in particolare gli agricoltori e i piccoli proprietari terrieri.
Farage punta in alto: “35-45% di possibilità di diventare Primo Ministro”
Oltre all’obiettivo immediato di consolidare una rete di amministratori locali, Farage ha espresso apertamente ambizioni più elevate. Secondo il leader di Reform, vi è una probabilità tra il “35 e il 45 per cento” che possa diventare il prossimo Primo Ministro del Regno Unito.
Una prospettiva che, sebbene appaia ancora lontana per molti analisti, riflette l’attuale disillusione dell’elettorato verso i partiti tradizionali e la crescente polarizzazione politica del Paese. Così come il movimento MAGA di Donald Trump negli Stati Uniti, Reform UK sembra aver individuato un terreno fertile tra la classe media e operaia britannica, sempre più alienata da una politica percepita come distante ed elitista.
Il 1° maggio si profila quindi non solo come una semplice tornata elettorale locale, ma come un possibile spartiacque nella politica britannica moderna.