
(AGENPARL) – Thu 17 April 2025 M5S: DOCUFILM MAGMA PREZIOSO PER CAPIRE ANNI STRAGI, SERVIZIO PUBBLICO HA PERSO UN’OCCASIONE
Roma, 17 aprile 2025 – “La storia pare essersi fermata alla Seconda Guerra mondiale. Eppure, e non è un mistero, la storia degli ultimi decenni è densa di fatti, siano essi tragedie e grandi eventi, che hanno profondamente segnato il nostro presente: per questo abbiamo deciso di produrre il docufilm sul delitto Mattarella, per ricordare un arco temporale segnato dagli anni di piombo che oggi la maggior parte dei 35-40enni non conosce a fondo. “Magma-Mattarella. Il delitto perfetto” è un affresco di quegli anni che si collega ai vari pezzi della storia di oggi e andrebbe studiato nelle scuole”. Così, Giorgia Furlan, la regista del docufilm proiettato oggi alla Sala Cap di Genova.
Per la senatrice M5S Dolores Bevilacqua, componente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai, “la tv di Stato, pur avendolo annunciato nei suoi vari palinsesti, ha scelto di non trasmettere “Magma”. Come componente della Commissione di vigilanza ho chiesto delucidazioni e la spiegazione è stata surreale: il servizio pubblico ha ritenuto il docufilm non sufficientemente attrattivo per un pubblico giovane. Affermazione poi puntualmente smentita da Netflix e La7, che lo hanno invece trasmesso con successivi dibattiti ottenendo un notevole successo di ascolti. Dobbiamo forse pensare che in Rai non ci sia chi sa valutare cosa è utile per un pubblico giovane? La Rai forse ritiene che i giovani non abbiano il diritto di conoscere la storia e i fatti importantissimi che hanno segnato i decenni, vitali per capire da dove veniamo e dove stiamo andando?”.
“È ancora senza giustizia il delitto Mattarella, tanto che lo stesso presidente della Repubblica non sa chi ha ucciso suo fratello”, ha ricordato Gianluca Daluiso di SkuolaNet e RadioRadio2 introducendo il dibattito successivo alla proiezione “Libertà di espressione e giornalismo indipendente”. Così come sono “senza giustizia i tanti giornalisti uccisi negli ultimi anni”, ha poi dichiarato a inizio dibattito Sigfrido Ranucci, che alla domanda sul perché il docufilm sia stato rifiutato dalla Rai, ha risposto: “Mi sembra sia abbastanza chiaro: è in atto, nel nostro paese, un tentativo di riscrivere la storia delle stragi, anche con depistaggi. Credo ci sia un disegno ben preciso ed è molto grave: le stragi vanno viste nel loro contesto storico e politico. Serve massima attenzione: non dobbiamo abbandonare i progetti che celebrano la storia e la memoria”.
Per il senatore M5S Luca Pirondini “Magma non è l’unico caso di bavaglio al giornalismo indipendente nel nostro paese: a Genova, ad esempio, era in fase avanzata di progettazione una serie su Don Gallo. Venne accantonata per lasciare spazio a un’altra fiction evidentemente più apprezzata da chi c’è ora al Governo. Tornando a Magma, credo sia drammatico che in questo paese non si voglia gettare luce sulla stagione delle grandi stragi e che chiunque voglia farlo debba temere per la propria incolumità. Non è normale che giornalisti come Ranucci debbano vivere sotto scorta; non è normale che giornalisti come Cancellato vengano spiati dallo Stato; non è normale che eroi della lotta alla mafia come il senatore Scarpinato debbano rinunciare alla scorta di primo livello. Non lasciamo solo chi lotta ogni giorno per far emergere la verità”.
“C’è ancora tanto da fare in Europa e in Italia, partendo dall’adeguare il nostro ordinamento al regolamento EMFA per l’indipendenza dalla politica dei mezzi di comunicazione come la Rai: insieme, abbiamo il dovere di sostenere la stampa indipendente. Perché mi pare evidente: non c’è democrazia senza libertà di stampa”, ha aggiunto Tiziana Beghin, già capodelegazione M5S all’Europarlamento ricordando i 23 giornalisti uccisi negli ultimi dieci anni.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle