
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 Fratelli Mattei, Barbera (Prc): “Rispetto e cordoglio per il dolore. No alla
memoria condivisa”
“In occasione dell’anniversario del rogo di Primavalle del 1973, nel quale
persero tragicamente la vita Virgilio e Stefano Mattei, esprimiamo, come
sempre, il massimo rispetto e cordoglio per il dolore della famiglia. Non
vi è alcuna ambiguità possibile di fronte a una simile tragedia umana, che
ha segnato profondamente la storia della nostra città. Tuttavia, questo
episodio – isolato, circoscritto e figlio di un contesto storico segnato da
forti tensioni sociali e politiche – non può essere strumentalizzato dalla
destra per imporre una lettura falsata del passato. In particolare,
respingiamo con fermezza ogni tentativo di rilanciare, proprio a partire da
questa vicenda, la retorica della “memoria condivisa” e della
“pacificazione nazionale”. Non esiste, e non può esistere, una memoria
condivisa tra chi ha lottato per la democrazia, la libertà e la giustizia
sociale, e chi ha difeso o continua a difendere la nefasta eredità delle
pagine più buie della nostra storia. Chi oggi pretende una “memoria comune”
è spesso lo stesso che nega la matrice fascista delle stragi di Stato, che
celebra alti dirigenti repubblichini come Almirante, che conserva come
reliquie i busti di Mussolini nel suo salotto, che tenta di cancellare le
radici antifasciste della nostra Repubblica e negare il ruolo della
Resistenza, che avvalora tesi complottiste e razziste come quella della
sostituzione etnica, che perseguita e umilia i poveri disperati che tentano
di raggiungere il nostro Paese, fuggendo da guerre e fame di cui siamo
anche noi responsabili. Non accetteremo mai l’equiparazione tra chi ha
combattuto per emancipare le classi popolari e chi ha tentato con la
violenza e lo stragismo di fermare l’avanzata democratica, spesso con la
complicità di apparati dello Stato. La storia non si cancella, non si
appiattisce e soprattutto non si riscrive a comando. La memoria è, per noi,
memoria partigiana. E la verità storica non può essere sacrificata in nome
di una falsa e ipocrita riconciliazione utile solo a chi vuole criminalizzare
l’antifascismo per giustificare ideologie nefaste che hanno portato il
Paese in un baratro’.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale e
co-Segretario della Federazione romana di Rifondazione Comunista.