
(AGENPARL) – Tue 15 April 2025 I pulli dalla coppia che vive nella Riserva: il nido è sul monte Paganuccio
Furlo, nati due piccoli di aquila reale
PESARO – La Gola del Furlo festeggia due pulli nati dalla coppia di aquile reali che vive nella
Riserva. Il nido è sul monte Paganuccio è a darne notizia sono Maurizio Saltarelli e
Massimiliano Martinelli, componenti del gruppo Birders del Furlo che da anni effettuano il
servizio di monitoraggio dell’avifauna: «Dal tipico piumaggio bianco – evidenziano – vengono
regolarmente nutriti dai genitori che portano al nido prede di varie specie, saldamente strette tra i
possenti artigli delle zampe». La coppia di aquile reali, territoriali e stanziali alla Gola del Furlo,
si è formata nel 2017 quando una giovane femmina aveva preso il posto dell’aquila “regina”
Elena, molto più anziana del maschio. La deposizione delle uova è avvenuta nei primi giorni di
marzo, la schiusa tra il 9 e il 13 aprile. L’aquila reale è un rapace diurno, verso cui vengono
adottate misure speciali di conservazione, previste da direttive europee e leggi nazionali. «La
presenza stabile nei decenni di una coppia di aquile reali nella Gola – evidenzia il direttore della
Riserva Maurizio Bartoli – è un indubbio indicatore del buono stato di salute e di conservazione
dell’ecosistema e dell’habitat specifico, necessario alla sopravvivenza di questo straordinario
rapace. Il loro benessere è testimoniato anche da una nidificazione che si ripete tutti gli anni: si
tratta di un indiscutibile segnale positivo per la biodiversità della Riserva. Passeggiando
all’interno della Gola, è facile avvistare in volo, in questo periodo, questi affascinanti rapaci
intenti nelle operazioni di accudimento dei pulli. Ringraziamo i Birders del Furlo per il costante
monitoraggio e per la loro azione di sensibilizzazione. Sono esperti birdwatchers che da anni
monitorano i rapaci della Gola, fornendoci prezioso materiale documentale sulla fauna selvatica
del territorio. Negli anni sono diventati un importante punto di riferimento anche per il territorio, i
visitatori, le scuole, le università e per gli appassionati naturalisti in visita all’area protetta».
(f.n.)