
La Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha lanciato ieri un forte appello a tutte le fazioni politiche libiche affinché mettano da parte il gioco delle colpe e si impegnino con urgenza per stabilizzare l’economia del Paese, in un momento di crescente tensione sociale ed economica.
Il messaggio arriva in un contesto sempre più delicato: la recente svalutazione del dinaro libico del 13,3%, annunciata dalla Banca Centrale il 6 aprile, ha innescato un’ondata di accuse tra le varie forze politiche e ha alimentato il malcontento popolare. Il valore della moneta nazionale continua a crollare, il potere d’acquisto delle famiglie si erode e la fiducia nelle istituzioni si affievolisce ogni giorno di più.
In una dichiarazione ufficiale, l’UNSMIL si è detta “profondamente preoccupata” per l’aggravarsi della situazione economica e ha denunciato “lo scambio di accuse divisive e di matrice politica” che ostacolano ogni possibilità di ripresa. “È essenziale – si legge nel comunicato – che tutte le parti diano priorità all’interesse nazionale e si accordino su misure urgenti per stabilizzare l’economia”.
Secondo la Missione, tra le cause principali dell’instabilità economica figurano un crescente deficit valutario, un’eccessiva iniezione di liquidità nel mercato, pratiche di doppia spesa e il continuo deprezzamento della valuta. A questi fattori si sommano le incertezze del contesto economico globale e il calo dei prezzi del petrolio, una delle poche fonti di entrate sicure per il Paese.
L’UNSMIL invita le autorità libiche a concordare un bilancio nazionale unificato, fondato su trasparenza, responsabilità e una solida gestione finanziaria. La Missione ha inoltre offerto la propria disponibilità a facilitare i colloqui necessari per raggiungere questo obiettivo, sottolineando l’urgenza di proteggere le istituzioni di controllo libiche, oggi sempre più vulnerabili a interferenze politiche e minacce alla sicurezza.
“Buona governance, trasparenza e responsabilità devono essere i pilastri del percorso della Libia verso la ripresa economica”, ha dichiarato l’UNSMIL, rimarcando che ogni riforma deve partire dalle esigenze reali della popolazione e garantire che la stabilità economica sia vissuta concretamente da tutte le comunità.
Infine, l’appello si è allargato al fronte politico. “Le sfide economiche evidenziano la necessità di un impegno significativo da parte di tutte le forze per superare lo stallo istituzionale e dar vita a un governo unitario, in linea con la volontà del popolo libico. Senza stabilità politica – conclude la Missione – non potrà esserci un vero progresso economico né una pace duratura”.
Un monito chiaro, quello delle Nazioni Unite, rivolto a un Paese che da troppo tempo fatica a trovare una rotta comune e che oggi rischia di pagare un prezzo altissimo per la sua divisione.
