
(AGENPARL) – Thu 27 March 2025 (ACON) Udine, 27 mar – “Dopo aver depositato una mozione per
studiare gli effetti dell’elettromagnetismo su salute e ambiente
in Friuli Venezia Giulia, nonch? una successiva interrogazione
per sollecitare un aggiornamento del sito di Arpa Fvg sulle
informazioni da fornire ai cittadini, siamo sempre pi? convinti
che si debba intervenire per evitare che le localizzazioni delle
antenne 5G vengano lasciate nelle mani dei gestori della
telefonia mobile”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), riprendendo i contenuti del suo
intervento durante la seduta del Consiglio di quartiere di
Godia-Beivars nel corso del quale si ? discusso della nuova
antenna 5G posizionata vicino alle case di via Beorchia.
“Nel corso della serata, i cittadini presenti hanno manifestato
tutte le loro perplessit? – aggiunge l’esponente pentastellata –
riguardo i metodi di analisi utilizzati dall’Agenzia regionale
per la Protezione dell’Ambiente, al fine di verificare
l’elettromagnetismo. Siamo stati inoltre colpiti dal silenzio
degli esponenti di Fratelli d’Italia presenti in sala, giacch?
l’Agenzia costituisce il fiore all’occhiello dell’assessore
Scoccimarro, esponente del loro partito”.
“Prima di affidarsi al privato per i rilievi, facendo un dubbio
utilizzo del denaro pubblico – sostiene Capozzi – forse sarebbe
meglio chiedere all’Agenzia un’implementazione delle analisi e un
coinvolgimento dei cittadini durante le stesse per operare nella
massima trasparenza. Consultando la mappa dei rilievi presente
sul loro sito, ci si accorge subito di come non sia stata
aggiornata. Basti pensare – dettaglia la nota della consigliera
M5S – che la nuova antenna in via Beorchia ? gi? stata attivata,
ma i dati sui campi elettromagnetici si riferiscono al mese di
agosto del 2024. In altri casi, che ci siano o meno antenne nelle
zone campionate, il risultato ? sempre 0,8 V/M, venti volte
inferiore il limite di legge previsto dalla normativa italiana.
Solo una decina sono invece i casi in cui si superano i 0,8 V/M
ma, al massimo, si toccano i 3,2 V/M in zona Baldasseria vicino
le antenne della tv”.
“Il regolamento del Comune di Udine, approvato dalla precedente
Maggioranza di centrodestra, e la legge regionale approvata
dall’allora Maggioranza sempre di centrodestra, piuttosto che una
pianificazione delle aree idonee alle installazioni – sottolinea
la rappresentante del M5S – sembrano invece un mero recepimento
dei desiderata dei gestori di telefonia che indicano dove mettere
le antenne”.
“Durante il Consiglio di quartiere – conclude Capozzi – ho
ricordato una sentenza del Consiglio di stato di sei mesi fa,
favorevole a un Comune che aveva fatto prevalere l’interesse
urbanistico e la tutela della salute dei cittadini, minimizzando
l’esposizione ai campi elettromagnetici, senza incidere
sull’interesse alla piena ed efficiente copertura di rete o sui
valori soglia riservati alla legislazione statale. Questa deve
essere la logica di una corretta pianificazione”.
ACON/COM/aa
271444 MAR 25