
(AGENPARL) – Thu 27 March 2025 COMUNICATO STAMPA
A Treviso l’arte di Hokusai
Dal 29 marzo al 28 settembre, al Museo Bailo, un viaggio immersivo alla scoperta delle rivoluzionarie tecniche compositive del grande artista giapponese.
Treviso, 27 marzo 2025 – Il Museo Civico “Luigi Bailo” di Treviso dal 29 marzo apre le porte alla mostra “HOKUSAI – L’acqua e il SEGRETO della grande onda”. Un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte di Katsushika Hokusai, scoprendo il suo legame con l’elemento acquatico, le sue rivoluzionarie tecniche compositive e i segreti geometrici dietro la celebre “Grande Onda”.
La mostra, curata e ideata da Paolo Linetti, in collaborazione con l’Associazione Mnemosyne, non si limita ad esporre le opere di Hokusai, ma costituisce per il visitatore un viaggio dentro i suoi metodi creativi. Grazie ad un allestimento innovativo e a un percorso studiato per svelare le connessioni tra le opere e la filosofia dell’artista, il pubblico potrà immergersi completamente nel mondo di Hokusai, svelando i segreti dietro la creazione di una delle immagini più iconiche della storia dell’arte.
L’esposizione offre infatti un percorso unico nell’arte di Hokusai, con l’obiettivo principale di far comprendere la sua personalità e i lati distintivi del suo carattere, come l’eccentricità, l’inesauribile curiosità e l’ossessione per il perfezionamento artistico. All’interno della mostra sono infatti riprodotte frasi significative dell’artista che rivelano la sua arguta ironia e il suo sguardo tagliente sulla realtà dell’epoca.
Il secondo intento è quello di indagare gli studi e le influenze che hanno plasmato lo stile di Hokusai, segnando la sua intera esistenza e dando origine alle sue opere più iconiche, straordinariamente vicine alla sensibilità occidentale, seppur spesso inconsapevolmente. La mostra si propone, inoltre, di approfondire il legame il suo rapporto con l’acqua, elemento ricorrente nella sua produzione e chiave di lettura imprescindibile della sua visione del mondo.
Sono oltre 150 le opere esposte; alcune inedite e provenienti da collezioni private – tra cui studi, stampe e dipinti. Un’intera sezione è dedicata alle onde, simbolo della forza inarrestabile della natura, tema centrale nell’opera di Hokusai, profondamente influenzato dal taoismo. L’artista vedeva infatti l’uomo quasi insignificante di fronte alla grandezza della natura, un concetto che emerge con straordinaria potenza nei suoi lavori.
Protagonista assoluta è quindi la maestria di Hokusai nel rappresentare l’acqua in tutte le sue forme: dalle cascate impetuose ai mari placidi, dalle onde violente alla quiete dei laghi. L’artista, considerato un innovatore visionario, ha saputo fondere rigore scientifico e creatività, creando un codice compositivo basato su precisi schemi geometrici in mostra svelati. Sono inoltre messe a confronto alcune sue opere con quelle di altri grandi maestri giapponesi come Hiroshige e Kuniyoshi, per meglio evidenziare l’evoluzione della rappresentazione dell’acqua nella tradizione artistica del periodo Edo.
Uno degli aspetti più affascinanti e sorprendenti della mostra è la possibilità di scoprire in che maniera Hokusai abbia saputo integrare nella sua arte schemi compositivi tipici dell’Occidente.
«L’impulso che mi ha guidato in questo lavoro di ricerca è nato dalla necessità di comprendere le radici più profonde del fascino universale esercitato dalle opere di Hokusai ha spiegato il curatore Paolo Linetti -. Volevo individuare i motivi che hanno permesso al maestro giapponese di raggiungere risultati così straordinari, in grado di affascinare tanto le culture orientali quanto quelle occidentali. In particolare, mi sono concentrato sul capire come Hokusai aderisse con sorprendente precisione ai canoni classici occidentali, ricercando e confermando il suo uso di principi armonici che potrebbero spiegare il senso di familiarità percepito anche da chi non appartiene al mondo orientale».
Hokusai fu profondamente influenzato dalle tecniche europee, che studiò con grande attenzione. Tra gli elementi più evidenti c’è l’uso degli schemi rinascimentali e di strumenti come il compasso e la riga, utilizzati per ottenere composizioni precise e armoniose, un approccio che lo avvicina ai grandi maestri dell’arte occidentale, da cui assimilò principi prospettici e organizzativi. Questo si riflette nel modo in cui collocava le figure all’interno dei paesaggi, assicurandosi che ogni elemento fosse in perfetto equilibrio con il resto della composizione.
Ma l’influenza tra Oriente e Occidente non fu a senso unico: le opere di Hokusai, giunte in Europa, conquistarono gli impressionisti, tra cui Van Gogh, che ne ammiravano la libertà compositiva e l’uso innovativo del colore e della luce. La sua capacità di bilanciare forme e spazi ispirò una nuova visione dell’arte, rompendo con la tradizione accademica e aprendo la strada a un linguaggio più spontaneo e dinamico.
Attraverso questa fusione tra tradizione giapponese e influenze occidentali, Hokusai ha dato vita a uno stile unico, che la mostra permette di esplorare e comprendere più a fondo, evidenziando come il maestro sia riuscito a creare un linguaggio artistico universale, capace di affascinare tanto il pubblico giapponese quanto quello occidentale.