
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca quiDueSLAvadent alla Sla!Un trionfo di solidarietà, comicità e impegno per la ricerca
400 ospiti, 95 volontari e 22mila euro raccolti nella serata ideata e diretta da Enrico Bertolino e che ha trasformato l’Ospedale Niguarda in un teatro solidale a sostegno della ricerca sulla SLA del Centro Clinico NeMO.
Milano, 25 marzo 2025 – Il teatro, da sempre, ha il potere di farci sognare attraverso il racconto di mondi immaginati. Quando questo accade nel cuore dell’Ospedale Niguarda di Milano, la magia dell’arte riesce a trasformare gli spazi dedicati quotidianamente alla cura in qualcosa che va oltre lo spettacolo: un’esperienza fatta di emozione, incontro e condivisione, che ci fa sentire parte di un progetto comune.
Questo è quello che è accaduto domenica 23 marzo, sotto la volta vetrata della Galleria del Blocco Sud dell’ospedale meneghino, ai 400 ospiti che hanno partecipato alla seconda edizione di “SLAvadent alla Sla!”, lo spettacolo ideato e diretto da Enrico Bertolino a sostegno del Centro Clinico NeMO di Milano, punto di riferimento nella cura e nella ricerca sulle malattie neuromuscolari e neurodegenerative.
“Noi artisti siamo qui stasera spinti dal sano egoismo solidale, più bene riceviamo dal nostro pubblico più è il bene che vogliamo restituire. – così ha aperto Enrico Bertolino, vero mattatore della serata, con il suo messaggio schietto, come solo sa fare la satira che racconta la vita – Il tempo che abbiamo dedicato a questo evento non è paragonabile alla determinazione degli operatori sanitari, che ogni giorno affrontano la realtà della cura, né alla forza di chi vive con la SLA e che, anche nell’immobilità, riesce a muovere qualcosa di essenziale: la speranza. Serate come questa ci ricordano che non si smette mai di avere un ruolo, fosse anche solo quello di alleggerire. Perché far sorridere ed essere solidali, in certi momenti, è forse il modo più semplice, eppure necessario, di stare vicini davvero. – Ed è così che l’arte si è fatta ponte di solidarietà, unendo talento e impegno per dare simbolicamente “due schiaffi alla SLA” e sostenere la ricerca scientifica su questa malattia neurodegenerativa grave.
Testimone della forza in movimento presente in sala Luca Leoni, la cui esperienza di malattia si incontra con la stessa fede calcistica di Bertolino nell’Inter Club degli InterNati. Tanti gli ospiti speciali della serata, numerosi donatori e InterNati accomunati dallo stesso spirito solidale. Tra loro anche Francesco Renga, che prima dello spettacolo ha voluto conoscere da vicino la realtà del Centro Clinico NeMO, visitandone gli spazi di cura e incontrando operatori e pazienti.
Sul palco con Bertolino, anche quest’anno Ale e Franz e la loro immancabile panchina; Nikolas Albanese, illusionista e prestigiatore che unisce magia ed ironia; la comicità barocca e teatrale di Lunanzio e la “chat delle mamme” di Federica Ferrero, conla musica degli Jaga Pirates. Artisti e amici di sempre, che hanno regalato uno show travolgente, con monologhi, sketch e musica, per ridere insieme e farsi sorprendere dal desiderio di divertirsi facendo del bene. E poi il crescendo degli applausi dal pubblico a dire che di talento ce n’era tanto.
Sì, perché l’arte della comicità ha incontrato l’eccellenza della cucina italiana, trasformando la Galleria del Niguarda in un foyer del gusto, dove gli ospiti hanno vissuto un’esperienza indimenticabile. Risotto, finger food ed un trionfo di lievitati preparati da una brigata di venti Chefe Maestri panificatori di fama nazionale, volontari dell’Associazione SLAfood. A guidarli il presidente dell’Associazione, Davide Rafanelli, persona con Sla, consigliere nazionale AISLA e paziente del Centro NeMO, che ha raccontato: “La presenza così numerosa non solo è testimonianza di supporto per il Centro NeMO ma un meraviglioso messaggio di energia ai ricercatori e agli operatori che ogni giorno trasformano il dolore in amore. Il mio grazie va agli chef, sempre pronti a rispondere con talento e cuore, e ad AISLA, un faro per tutti noi malati e per le nostre famiglie”. Al fianco di SLAfood anche APCI, Associazione Panificatori di Milano, Richemont Club Italiae Athletic Chef.