
(AGENPARL) – Fri 21 March 2025 **Quarrata, Monni: “Regione ha investito 22 milioni, ma ne servirebbero ben
157″**
/Scritto da Redazione, venerdì 21 marzo 2025 alle 15:52/
Continuano i sopralluoghi dell’assessora regionale all’ambiente e difesa
del suolo Monia Monni nei luoghi colpiti dal maltempo eccezionale nel
novembre 2023 ed oggetto di stato di emergenza nazionale. Dopo Campi
Bisenzio, la Val di Bisenzio e la Valdelsa, l’assessora questa mattina si
è recata a Quarrata (Pt), dove ha gatto il punto sulla situazione del
territorio comunale assieme al sindaco Gabriele Romiti e al presidente del
Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Paolo Masetti.
I sopralluoghi rappresentano l’occasione per fare il punto sulla
realizzazione delle opere di somma urgenza e sugli interventi di
ricostruzione ritenuti necessari per diminuire il rischio idraulico.
“Quarrata è uno dei territori più fragili della Toscana dal punto di
vista idraulico – ha detto Monni – L’alluvione del novembre 2023 ha messo a
dura prova questa comunità, che si è rialzata con determinazione grazie
alla forza dei cittadini e al lavoro dell’amministrazione comunale guidata
da Gabriele Romiti, del Consorzio di Bonifica e del Genio Civile. Ma la
vulnerabilità resta evidente: la porzione più critica del territorio è
un’area di pianura di circa 30 km², dove il sistema delle acque basse
rende difficile la gestione delle piogge, anche quando non sono intense.
Per questo abbiamo lavorato con il Comune e il Consorzio a un piano
complessivo per la sicurezza idraulica, individuando interventi prioritari.
L’idea di fondo è potenziare il ruolo del Dogaia-Quadrelli come asse di
drenaggio verso le casse di espansione, alcune già realizzate, altre in
fase di progettazione”.
“Negli ultimi dieci anni – ha aggiunto l’assessora – la Regione Toscana
ha investito oltre 22 milioni di euro solo su Quarrata, un impegno concreto
e significativo. Eppure, secondo il ministro Musumeci, il Governo avrebbe
destinato alla Toscana 600 milioni di euro in dieci anni per la difesa del
suolo. Peccato che questa cifra, spalmata su un decennio e su tutta la
regione, sia ben lontana dall’essere risolutiva: basti pensare che più di
20 di quei milioni sono stati investiti solo su Quarrata. Inoltre, 600
milioni in dieci anni equivalgono a 60 milioni l’anno, quando la Toscana,
per la sola prevenzione, investe 200 milioni di euro l’anno, metà dei
quali provengono dal tributo di bonifica. E questo senza contare le risorse
necessarie per la ricostruzione post-evento”.
“Dopo l’alluvione del 2023, solo per Quarrata servirebbero 157 milioni di
euro – prosegue Monni – Di fronte a questi numeri il Governo non sta
facendo abbastanza e le Regioni da sole non possono farcela. Servono
risorse adeguate e una strategia nazionale vera per la difesa del suolo.
Oggi il territorio è di nuovo in allerta. Non sono previste piogge
eccezionali, ma dureranno a lungo e cadranno su un terreno già fragile.
Davanti a questa realtà, il gioco dello scaricabarile non serve e la
logica dell’assicurazione è una resa inaccettabile. Sarebbe come dire
“si salvi chi può”, mentre qui dobbiamo lavorare per salvare tutti,
senza distinzioni.
La Toscana, insieme ai Comuni, alle Province, alla Città Metropolitana e
ai Consorzi, fa la sua parte. Adesso tocca al Governo assumersi le proprie
responsabilità”.
Il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti ha ringraziato l’assessora Monni per
il sopralluogo e definito l’incontro “un segno di vicinanza alla nostra
comunità da parte di tutta la Regione. Abbiamo fatto il punto sulla
situazione post alluvione 2023 che ha colpito duramente il nostro
territorio con una richiesta di danni del Comune allo Stato per più di 15
milioni di euro e di ulteriori 134 richiesti dal Consorzio. La mitigazione
del rischio idro-geologico è una priorità per questa amministrazione per
cercare di mettere in sicurezza il territorio: un comune vasto, fragile per
quanto riguarda le acque basse che provengono dai comuni limitrofi e con un
Montalbano in difficoltà per le frane”.
Assieme all’assessora e alla sindaca anche il presidente del Consorzio di
Bonifica 3 Medio Valdarno, Paolo Masetti, che ha aggiunto: “È stato un
incontro molto utile e costruttivo. A Quarrata come in molti altri
territori è fondamentale procedere con un approccio di comparto e di
sistema: di comparto perché la gestione delle acque basse non conosce
confini amministrativi e deve prevedere logiche di autocontenimento
localizzato per resistere al passaggio delle piene; di sistema perché è
necessaria un’azione congiunta di tutti gli enti e amministrazioni locali;
in questo senso il Consorzio mette a disposizione le proprie capacità
progettuali, tecniche e amministrative per intervenire con una gradualità
di interventi e secondo un masterplan che tenga conto appunto dell’intero
comparto idraulico”.