
(AGENPARL) – lun 24 febbraio 2025 Associazione Nazionale Anziani e Pensionati
Sardegna
Cagliari, 24 FEBBRAIO 2025
Comunicato Stampa
PENSIONI – Dai pensionati di Confartigianato pressing per tutelare il
potere d’acquisto delle pensioni. Giovanni Mellino (Presidente ANAP
Confartigianato Sardegna e VicePresidente Nazionale) “Rivedere
l’attuale sistema di adeguamento degli assegni”.
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L’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di
Confartigianato Sardegna, intensifica la sua azione per difendere il potere
d’acquisto delle pensioni e assicurare un meccanismo di rivalutazione più equo.
Dopo la recente decisione della Consulta, che ha aperto la porta a un
possibile futuro riconoscimento delle perdite subite dai pensionati, ma senza
offrire certezze immediate, l’Associazione insiste sulla necessità di riformare
l’attuale sistema di adeguamento degli assegni pensionistici.
“Come ANAP – sottolinea Giovanni Antonio Mellino, Presidente di
ANAP Sardegna e Vicepresidente Nazionale – comprendiamo l’esigenza di
proteggere i pensionati con redditi più bassi, ma non possiamo accettare che ciò
avvenga a scapito di chi ha lavorato per una vita, versando contributi importanti.
Il sistema attuale erode costantemente il potere d’acquisto di centinaia di
migliaia di pensionati, senza garantire alcuna certezza di recupero. Non è
accettabile continuare a utilizzare le pensioni come fonte di risorse straordinarie
che poi diventano permanenti”.
L’Associazione dei Pensionati di Confartigianato Sardegna, evidenzia
anche come il mancato adeguamento pieno colpisca in particolare i pensionati con
assegni medio-alti, persone che hanno contribuito in modo significativo al sistema
previdenziale e fiscale del Paese. “Proponiamo almeno di calcolare la
percentuale di rivalutazione in base a fasce di importo, e non sull’intero assegno
pensionistico – aggiunge Mellino – solo così si potrà ristabilire un principio di
equità e giustizia sociale”.
L’ANAP sta inoltre valutando nuove azioni, se necessario, per ottenere una
rivalutazione più giusta, in linea con i principi di proporzionalità e progressività
sottolineati dalla Consulta.
Infine, l’Associazione chiede al Governo di avviare un dialogo serio e
costruttivo su questa questione, per assicurare ai pensionati una tutela adeguata
del loro reddito e un riconoscimento del valore del loro contributo allo sviluppo
nazionale.
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