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L’Assemblea legislativa dell’Umbria approva a maggioranza l’istituzione dell’organismo (Acs) Perugia,11 febbraio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 12 voti favorevoli della maggioranza e 6 contrari della minoranza,la proposta di legge promossa dai consiglieri Fabrizio Ricci (Avs),Luca Simonetti (M5S),Bianca Maria Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente),Cristian Betti (Pd) che prevede l’istituzione della ‘Commissione speciale sull’attuazione del Pnrr,missione 6: Salute’. Per il relatore di maggioranza Francesco Filipponi (Pd) la commissione speciale serve “a monitorare i progetti del Pnrr focalizzati sul potenziamento del sistema sanitario”. Per la relatrice di minoranza Laura Pernazza (FI) “la commissione è inutile e dannosa; se dobbiamo farla che sia senza costi aggiuntivi”. Prima del voto finale sono stati respinti due emendamenti proposti da Laura Pernazza (FI). RELATORI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE Illustrando la proposta di legge,il relatore di maggioranza Francesco Filipponi (Pd-presidente Prima commissione) ha ricordato come “la commissione speciale serve a monitorare i progetti della Missione 6,Salute del Pnrr,focalizzati sul potenziamento del sistema sanitario. La commissione ha l’obiettivo di garantire un monitoraggio sull’attuazione delle riforme e degli interventi previsti nel settore sanitario,attraverso approfondimenti sul tema,l’acquisizione di ogni elemento utile di conoscenza e svolgendo audizioni e indagini conoscitive. La Commissione Speciale può proporre atti di indirizzo per la Giunta regionale; formulare proposte di interventi legislativi; attuare riforme connesse all’attuazione degli interventi; richiedere la partecipazione alle riunioni dei componenti della Giunta,dei responsabili degli uffici regionali,degli amministratori e dei dirigenti di enti,agenzie e aziende istituiti dalla Regione; svolgere funzioni istruttorie e referenti. La Commissione speciale opera in maniera analoga alle commissioni permanenti e avrà una durata di 30 mesi,ma la sua operatività potrà essere rinnovata fino alla fine naturale della legislatura. Ci sono state polemiche sull’istituzione di questa commissione,ma ricordo che nella scorsa legislatura erano previste tre commissioni speciali e non due come adesso,che gli assessori esterni erano di uno di più. Questa commissione speciale serve a supportare l’attività della Giunta,dell’amministrazione regionale e della nuova direttrice alla sanità sui temi centrali del Pnrr. Anche perché abbiamo già visto che ci sono ritardi di attuazione in Umbria,come sulle case della salute. Con questa commissione speciale diamo modo a tutti di avere gli strumenti necessari per poter entrare in possesso degli atti a nostra disposizione per un’applicazione uniforme del Pnrr sulla salute”. La relatrice di minoranza,Laura Pernazza (FI-vicepresidente Prima commissione),ha detto che “questa Commissione Speciale non ha motivo di esistere. La sua istituzione non solo è inutile,ma anche dannosa per l’efficacia dell’azione regionale. Si tratta di una duplicazione burocratica e di un aggravio finanziario per la Regione. Per questo motivo,come minoranza,esprimiamo la nostra ferma contrarietà alla sua istituzione e chiediamo che le risorse vengano destinate a interventi realmente utili per i cittadini dell’Umbria. Tuttavia,se la maggioranza ritiene necessario un rafforzamento delle attività di controllo,proponiamo un’alternativa più logica e sostenibile: affidare le funzioni di monitoraggio direttamente alla Terza Commissione,evitando la creazione di un nuovo organismo; non prevedere nuovi oneri finanziari,garantendo che il presidente della nuova commissione coincida con un presidente già esistente o con un’altra figura istituzionale già in carica,senza però ulteriori compensi; potenziamento degli strumenti di monitoraggio esistenti,attraverso un miglior coordinamento tra Giunta e Commissione. L’istituzione di questa Commissione rappresenta un’inutile sovrapposizione rispetto alle competenze già attribuite alla Terza Commissione consiliare permanente,svuotandola di significato e competenze. La commissione speciale svilisce il ruolo della Presidente Proietti,che ha voluto tenere per sé la delega alla Sanità,e del Presidente della Terza Commissione. Si tratta di un’ingerenza ingiustificata che indebolisce le prerogative degli organi esistenti e rischia di rendere meno efficace l’azione politica e amministrativa della Regione. Il costo di questa nuova Commissione ammonterebbe fino a 363.000 euro,si potrebbe configurare come un danno erariale. Una cifra significativa,che potrebbe essere destinata a interventi ben più utili,come il potenziamento della sanità territoriale o lo sviluppo della telemedicina. Questa Commissione sembra più che altro un espediente per creare una nuova posizione di vertice con relativi oneri a carico del bilancio regionale. Un altro aspetto preoccupante è la modalità con cui si è arrivati alla proposta di istituzione della Commissione: una procedura poco trasparente e forzata. La creazione di un ulteriore organismo burocratico non farà che appesantire il sistema senza fornire soluzioni concrete. Chi dall’opposizione gridava contro i costi della politica ora che è in maggioranza cambia opinione. Questa commissione si potrebbe fare a costo zero,invece serve all’unico consigliere del Pd che è rimasto senza incarichi”. EMENDAMENTI Sono stati respinti i due emendamenti presentati da Laura Pernazza (FI) che riguardavano i costi della commissione. Il primo modificava il testo non prevedendo alcuna struttura di supporto per il presidente. Il secondo chiedeva di eliminare le indennità di funzione previste per il presidente e il vice presidente. INTERVENTI Enrico Melasecche (Lega): “Con l’istituzione di questa commissione il Partito democratico,dopo essere stato espropriato della delega sulla sanità,tenta di riacquistare potere sulla sanità togliendo spazio alla presidente Proietti e al presidente della Terza commissione. Questa decisione è la cartina di tornasole di una nuova-vecchia cultura,quella che in passato ha portato l’Umbria ad una situazione drammatica. In Italia quando non si vuol risolvere un problema si costituisce una commissione. Voi siete l’esempio del ritorno al passato. Questa Giunta sta risparmiando sui cervelli: meno manager e più commissioni. Con queste logiche da vecchio Pd non riuscirete a far ripartire l’Umbria. I problemi ci sono e vanno affrontati con urgenza”. Maria Grazia Proietti (Pd): “L’istituzione della commissione speciale è una opportunità per l’Umbria. Dobbiamo fare di tutto affinché le possibilità del Pnrr in materia di sanità vengano concretizzate con la partecipazione dei cittadini. Per questo non si tratta di avere solo i conti in mano,ma anche di aver il coraggio di costruire una assistenza territoriale basata su prossimità,uguaglianza e innovazione. L’Umbria ha l’indice di vecchiaia tra i più alti in Italia: serve rendere capillare l’offerta di salute per prevenzione e cura. Dobbiamo investire per una sanità più sicura ed equa. La commissione è un vero strumento di partecipazione,perché nasce con l’obiettivo di garantire un’attività di monitoraggio. La sanità è una priorità di questa amministrazione regionale. Dobbiamo ringraziare la presidente Proietti per essersi presa la responsabilità della sanità. Questo è un modo per sostenerla e non delegittimarla”. Eleonora Pace (FdI): “Questa commissione dimostra che la presidente Proietti ha sbagliato a tenersi la delega sulla sanità: è uno dei tanti strumenti necessari a sostenerla. Se proprio la volete istituire,facciamolo a costo zero,senza oneri aggiuntivi a carico dell’Assemblea. Nella scorsa legislatura si decise di trasformare la commissione di inchiesta covid in quella per il monitoraggio dei progetti Pnrr legati alla missione 6. Si chiuse ad ottobre 2024 senza che fosse rilevato alcun ritardo,con il voto favorevole di qualche assessore attuale ad una relazione che certificava che eravamo perfettamente in linea con la messa a terra dei progetti della Pnrr. Da lì in poi non sappiamo cosa sia successo. Ma della cura shock promessa sulla sanità non si vede nulla: in 3 mesi le liste d’attesa sono passate da 40 mila a 80 mila e non viene rispettato il criterio di prossimità per gli over 65 e i fragili. Finora abbiamo visto solo tante dichiarazioni”. Franco Arcudi (Tesei Presidente-Umbria civica): “Non si capisce cosa aggiunge questa commissione speciale alla commissione sanità. Andiamo a costruire uno strumento ulteriore che si somma in maniera pedissequa alla commissione che abbiamo e al lavoro che può fare l’assessorato che ora è in capo alla presidente Proietti. Anche sul metodo: uno degli atti più rilevanti di questo inizio di legislatura è stata messa all’ordine del giorno della commissione all’ultimo momento. Avrei capito una commissione sull’intero Pnrr,ma così non capisco. A meno che non si voglia costruire un ruolo sulla sanità per il Pd,escluso finora perché la delega sulla sanità è della presidente Proietti e la commissione sanità è di un 5 Stelle. È un’operazione politica forzata ma almeno facciamola senza costi aggiuntivi”. Thomas De Luca (assessore): “L’opposizione parla dei costi relativi a questa commissione,ma la scorsa legislatura ce n’erano ben 3. Basterebbe prendere una calcolatrice. Nella scorsa legislatura c’era un assessore esterno in più. Sui costi della politica voi non potete dare lezioni”. Stefania Proietti (presidente Giunta): “Vorrei rassicurare tutti: non mi sento usurpata o delegittimata ma mi sento supportata con un grado elevato di partecipazione perché in questa commissione sono rappresentate tutte le forze politiche e i cittadini che vi hanno votato. Io non avrei mai approvato un atto che provocasse un aumento di costi. 3 commissioni costano più di 2. Lo scopo è avere contezza e cognizione dei dati anche a questo livello,che è quello più importante per una materia così complessa. La volontà è di dare trasparenza. Chiedete di aumentare l’impegno di spesa per la telemedicina finanziandolo con soldi della commissione. Ma questo non è possibile,non si possono scambiare i costi della politica con quelli della gestione operativa. La razionalizzazione delle direzioni fa parte di una necessaria riorganizzazione della macchina amministrativa. La propaganda ha le gambe corte. I cittadini guardano i risultati. Questa commissione ha un risparmio rispetto al funzionamento dei 5 anni di legislatura precedenti. E serve a dare contezza ai cittadini del percorso del Pnrr,che noi abbiamo preso l’impegno di concludere nei tempi,prendendoci in carico anche i ritardi avuti fino ad ora. La commissione speciale coadiuverà la Giunta nel consolidamento del Pnrr che sarà un elemento fondamentale del piano sanitario regionale”. Letizia Michelini (Pd): “La mistificazione si contrasta con i dati. La precedente legislatura a guida centrodestra ha avuto una spesa annuale tra il 2019 e il 2024 di un milione 500mila euro,con 3 commissioni speciali,3 assessori esterni e 5 direttori. Mentre la spesa annuale 2024-2029 di questa legislatura comporta un risparmio di quasi 400mila euro. Quindi 360mila euro di sprechi in meno ogni anno,e andremo a risparmiare quasi 2 milioni di euro in una legislatura. Non abbiamo tempo da perdere,in particolare sul Pnrr e sulla missione salute. Gli investimenti importanti del Pnrr sono una problematica e una questione che interessa la collettività regionale. Il nostro intento non è di svuotare le deleghe degli assessorati o delle commissioni permanenti,che hanno competenze ampie,ma di focalizzare la commissione speciale su cose particolari. Creiamo uno spazio di trasparenza dove noi consiglieri regionali possiamo esercitare i nostri ruoli di indirizzo e controllo in questo settore. Anche perché i ritardi sul Pnrr sono già sotto gli occhi di tutti,come per le case di comunità”. DMB/ link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79667