
(AGENPARL) – gio 30 gennaio 2025 **Commercio ambulante, Giani e Marras: “Quadro normativo chiaro e linee
guida omogenee”**
/Scritto da Redazione, giovedì 30 gennaio 2025 alle 11:52/
Quadro normativo chiaro e uniforme e linee guida caratterizzate da criteri
omogenei e condivisi, evitando soluzioni frammentarie tali da creare
squilibri tra i territori. È quanto richiede la Regione, nell’attesa
dell’elaborazione, da parte del Ministero delle Imprese e del Made in
Italy, delle linee guida per la definizione dei nuovi bandi di assegnazione
delle concessioni per il commercio ambulante in scadenza nel 2027. Un
processo ancora in corso, trascorso oltre un anno dall’entrata in vigore
della legge per la concorrenza (l. 214/2023), e per il quale non è stata
raggiunta una soluzione definitiva.
“Una situazione che sta destando non poche preoccupazioni – commentano il
presidente Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras
– dal momento che, in questa fase di stallo e di incertezza normativa, i
Comuni si trovano nell’impossibilità di assegnare nuove concessioni o
rinnovare quelle scadute, con la conseguenza del rischio-paralisi per
l’intero settore”.
Nei giorni scorsi il Mimit ha presentato una nuova bozza delle linee guida
che prevede, tra i criteri aggiuntivi per l’assegnazione delle concessioni,
la definizione di intese territoriali tra Regione e singoli Comuni, non
considerando il fatto che gli esercenti hanno spesso concessioni in comuni
diversi, e talvolta anche in e Regioni diverse.
“È fondamentale – aggiungono Giani e Marras – garantire un quadro
normativo chiaro e uniforme per il commercio ambulante. La Toscana, insieme
alle altre Regioni, sta lavorando affinché le nuove linee guida prevedano
criteri omogenei e condivisi, evitando soluzioni frammentarie che
creerebbero squilibri tra i territori. Il coinvolgimento attivo delle
Regioni è essenziale per assicurare una gestione equa e trasparente delle
concessioni, garantendo certezze agli operatori del settore e alle
amministrazioni locali. Il commercio su aree pubbliche – concludono –
rappresenta una parte importante del nostro tessuto economico e sociale, e
merita un’attenzione particolare per tutelare sia gli ambulanti storici che
le nuove attività”.