
(AGENPARL) – ven 17 gennaio 2025 Guardia di Finanza
Comando Provinciale
Brescia
Arma dei Carabinieri
Comando Provinciale
Brescia
COMUNICATO STAMPA
ESEGUITE 5 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE
E SEQUESTRI DI DISPONIBILITA’ FINANZIARIE E BENI PER OLTRE
INDAGATI PER REATI DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA.
COMUNICATO STAMPA
Nella mattinata odierna personale del Nucleo Polizia Economico Finanziaria
della Guardia di finanza e della Compagnia Carabinieri di Brescia stanno dando
esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale
di Brescia nei confronti di 5 soggetti, residenti nelle province di Milano, Sondrio,
Monza e Brianza e Taranto, per i quali è stato altresì disposto il sequestro preventivo
di disponibilità finanziarie e beni per oltre 650.000 euro.
La complessa indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica –
Direzione Distrettuale Antimafia, ha avuto inizio, nel 2021, dall’attività di
monitoraggio di alcuni soggetti, ritenuti prossimi a contesti di criminalità organizzata
di matrice ‘ndranghetista, che avrebbero acquisito, tramite una società svizzera, la
proprietà di un’azienda bresciana operante nel settore zootecnico, depauperandola del
proprio capitale e quindi determinando una procedura fallimentare.
Nello specifico, l’attività depredatoria ascritta ai soggetti di origine calabrese,
unitamente a imprenditori insistenti nel nord Italia e a un commercialista della
provincia di Monza – Brianza, si sarebbe caratterizzata per l’acquisto di beni immobili
destinati a soggetti legati da relazioni familiari con i promotori del disegno criminoso,
l’utilizzo di auto di lusso nonché l’acquisizione di disponibilità finanziarie su carte di
credito prepagate rilasciate da una piattaforma finanziaria svizzera.
In particolare, i soggetti coinvolti nel progetto criminale, oltre ad aver dissipato il
patrimonio della società, si sarebbero altresì avvalsi di finanziamenti garantiti dallo Stato
bancari originati da fatture per operazioni “inesistenti”, per un valore di circa 400.000
euro.
Il G.I.P. del Tribunale di Brescia ha emesso, all’esito delle indagini, 5 misure
cautelari personali nei confronti di altrettanti indagati, di cui 2 in carcere, 2 posti agli
arresti domiciliari e 1 sottoposto al divieto di esercitare imprese e di assumere uffici
direttivi in aziende. È stato inoltre disposto il sequestro, finalizzato alla confisca per
equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 650.000, quale provento delle
condotte illecite ipotizzate.
La Procura della Repubblica di Brescia ha inoltre emesso un sequestro preventivo
d’urgenza su somme di denaro e disponibilità finanziarie pari complessivamente a oltre
Il provvedimento cautelare è stato disposto dal Giudice sulla scorta degli
elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definitività del giudizio,
sussiste la presunzione di innocenza degli indagati.