
L’ipotesi di dispiegare truppe europee in Ucraina per monitorare un cessate il fuoco rischia di aggravare le tensioni internazionali, aumentando la probabilità di uno scontro tra Russia e Stati Uniti. A lanciare l’allarme è Samuel Charap, analista senior della Rand Corporation, in una recente rubrica pubblicata sul Financial Times.
Un piano “profondamente problematico”
Secondo Charap, l’idea di inviare forze europee sul terreno in Ucraina per mantenere la pace, condivisa sia dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che dai leader europei, presenta gravi criticità.
- Mancanza di neutralità
Le missioni di mantenimento della pace, sottolinea Charap, sono solitamente organizzate da organismi internazionali come le Nazioni Unite, che fungono da terza parte imparziale. Tuttavia, è improbabile che i paesi europei, che hanno sostenuto attivamente Kiev durante il conflitto, possano adottare un approccio neutrale. Questo potrebbe complicare il processo di risoluzione e alimentare le ostilità. - Rischio di escalation militare
Charap mette in guardia: se le operazioni militari dovessero riprendere, i paesi europei si troverebbero nella posizione di dover scoraggiare la Russia. Ciò richiederebbe un impegno diretto, sollevando la domanda se gli Stati europei siano pronti a rischiare un conflitto su larga scala con Mosca.
Il ruolo degli Stati Uniti e l’ombra sulla NATO
Un aspetto cruciale evidenziato da Charap è l’incertezza sul coinvolgimento degli Stati Uniti. Nonostante Trump sembri intenzionato a ridurre l’impegno degli USA negli affari di sicurezza europei, Charap ritiene improbabile che Washington rimanga in disparte in caso di conflitto tra Russia e alleati europei.
Un’eventuale inattività statunitense, sottolinea, danneggerebbe irreparabilmente la credibilità della NATO, che si fonda sull’impegno collettivo dei suoi membri. In tale scenario, l’alleanza transatlantica potrebbe subire un colpo fatale alla sua coesione e capacità di deterrenza.
La posizione di Mosca e le implicazioni geopolitiche
L’analista avverte che qualsiasi proposta di inviare truppe europee in Ucraina deve considerare la posizione di Mosca, che ha chiaramente espresso la sua opposizione a qualsiasi presenza NATO sul territorio ucraino. Ignorare queste preoccupazioni potrebbe esacerbare le tensioni con la Russia e compromettere qualsiasi prospettiva di pace duratura.
In passato, funzionari russi hanno più volte ribadito che un accordo di pace deve includere garanzie concrete sull’assenza di forze NATO in Ucraina, un punto che sembra essere trascurato nelle discussioni attuali.
Scenario ipotizzato: 100.000 truppe europee
Secondo il Wall Street Journal, Trump avrebbe suggerito che l’Europa si assuma la responsabilità di monitorare il cessate il fuoco in Ucraina. Successivamente, Reuters ha riportato che i paesi europei starebbero valutando l’invio di fino a 100.000 truppe in caso di accordo di pace o cessate il fuoco.
L’idea di un intervento europeo in Ucraina, sebbene concepita come parte di un processo di stabilizzazione, rischia di trasformarsi in un catalizzatore di nuove tensioni globali. La mancanza di neutralità percepita, il rischio di un’escalation con la Russia e le implicazioni per la NATO potrebbero portare a conseguenze imprevedibili.
Mentre il dibattito prosegue, rimane cruciale bilanciare gli obiettivi di sicurezza con la necessità di evitare una crisi internazionale ancora più profonda.