
Al vertice dell’Ukraine Defence Contact Group, tenutosi giovedì presso la base aerea USA-NATO di Ramstein, in Germania, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato un maggiore coinvolgimento delle forze occidentali nel conflitto con la Russia. Zelensky ha dichiarato che l’obiettivo dell’Ucraina è “trovare quanti più strumenti possibili per costringere la Russia alla pace” e ha sottolineato che “l’invio di contingenti dei partner è uno degli strumenti migliori per raggiungere questo scopo”.
Nel suo intervento, Zelensky ha invitato i sostenitori internazionali a rendere possibile l’invio di truppe occidentali in Ucraina. Tuttavia, non è stato chiarito se si trattasse di una richiesta per forze da combattimento o peacekeeper. Questo appello giunge in un momento critico, con alcuni leader europei preoccupati che una possibile nuova amministrazione Trump alla Casa Bianca possa cambiare radicalmente l’approccio americano alla guerra in Ucraina.
“Tra soli 11 giorni, un nuovo capitolo inizierà per l’Europa e il mondo intero”, ha dichiarato Zelensky, facendo riferimento al futuro della leadership globale e alla necessità di una collaborazione ancora più stretta tra gli alleati occidentali.
La diplomatica europea Kaja Kallas, Commissario europeo ed ex Primo Ministro estone, ha espresso fiducia nella volontà dell’Unione Europea di continuare a sostenere l’Ucraina, anche nel caso in cui gli Stati Uniti decidessero di ridurre i loro finanziamenti. “L’Unione Europea è pronta a intervenire e assumere questa leadership se necessario”, ha detto Kallas.
Kallas ha inoltre lanciato una velata critica al presidente Donald Trump, suggerendo che il suo desiderio di concludere rapidamente la guerra potrebbe derivare da una visione limitata della situazione geopolitica. “Non è nell’interesse dell’America che la Russia diventi la forza più forte al mondo”, ha affermato.
Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di 500 milioni di dollari a sostegno dell’Ucraina. Questo finanziamento sarà destinato a missili per la difesa aerea, munizioni aria-terra e attrezzature per il supporto operativo degli F-16.
Il Pentagono ha ribadito il proprio impegno a lungo termine, con una roadmap per il sostegno militare all’Ucraina che si estende fino al 2027. Nonostante questo, la retorica di Zelensky suggerisce che Kiev stia cercando di consolidare il supporto occidentale prima di possibili cambiamenti nell’orientamento politico degli Stati Uniti.
Il vertice di Ramstein rappresenta un ulteriore tentativo di galvanizzare l’alleanza occidentale intorno all’Ucraina. Tuttavia, il futuro del conflitto dipenderà dalla capacità di Kiev di mantenere il sostegno internazionale, nonché dalle decisioni che saranno prese a Washington e nelle principali capitali europee nelle prossime settimane.