(AGENPARL) – mer 18 dicembre 2024 Dati e Analisi dell’annata appena conclusa presentati da Regione Piemonte e Vignaioli Piemontesi
Presentata L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2024
Stimato un + 5% sulla produzione vino, bene i rossi Dop all’estero
Si stimano oltre 2,25 milioni di ettolitri prodotti nella vendemmia 2024. Piemonte seconda regione italiana con un fatturato vino di 1.248 milioni di euro. Focus sui mercati internazionali di Nomisma
Grinzane Cavour, 18 dicembre 2024 – Poco dopo la metà di ottobre, chiusa la vendemmia, si traccia il bilancio del 2024, un’annata segnata da un clima caldo-umido che ha interrotto il trend siccitoso degli ultimi anni. L’andamento anomalo ha imposto sfide significative ai viticoltori piemontesi, con una variabilità estrema dei risultati legata alla posizione dei vigneti e all’efficacia della difesa antiparassitaria, messa a dura prova dalle piogge persistenti, che hanno comunque sanato la precedente carenza idrica. Nonostante il lavoro intenso e le difficoltà, il bilancio resta positivo: le uve offrono vini in linea con le tendenze di mercato verso una riduzione del tenore alcolico. Si stima siano oltre 2,25 i milioni gli ettolitri prodotti (+ 5%) contro i 2,06 milioni del 2023. I dati sono ancora provvisori in quanto il termine ultimo per inviare le dichiarazioni di produzione è il 20 dicembre. Secondo i tecnici «fondamentale sarà l’approccio in cantina per valorizzare le peculiarità di un’annata difficile ma non priva di potenzialità. Come sempre, il tempo e l’esperienza enologica sapranno restituire espressioni autentiche e sorprendenti di questa vendemmia». Il Piemonte inoltre si conferma come la seconda regione a livello nazionale per impatto di fatturato con un giro d’affari per il comparto vinicolo a quota 1.248 milioni di euro. Sul fronte export, crescono i rossi Dop piemontesi di circa l’1% a valore (a fronte di un +4,4% a volume), trainati da un forte recupero del Canada (+49%) e da importanti crescite in Svezia (+14%), Giappone e Stati Uniti (+10% entrambi). Questa in sintesi l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2024, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da più di trent’anni, dal 1992, raccogliendo minuziosamente i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte e svolgendo un’attività di coordinamento di tutti i tecnici viticoli e agronomi presenti sul territorio. La pubblicazione è stata presentata nel Castello di Grinzane Cavour.
L’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: «Il vino è al centro della visione che ho in mente per lo sviluppo dell’agricoltura del Piemonte. Con questa legislatura sono infatti riunite per la prima volta in un unico Assessorato le deleghe regionali a Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi. Sono tutti settori strettamente interconnessi se visti in una prospettiva di sviluppo dei territori, di valorizzazione della cultura del gusto e di incremento del turismo enogastronomico che ruota attorno ad esso. Ma sono soprattutto l’espressione di eccellenze che il Piemonte sa offrire a livelli assoluti, e che intendo per questo sviluppare in un disegno organico. Con i 750 milioni di euro del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-27 la Regione rinnova il suo sostegno di sempre all’impresa agricola, ai consorzi e alle enoteche regionali, dalla vigna alla promozione finale. Contemporaneamente, però, stiamo dando forma a un salto qualitativo senza precedenti nella valorizzazione dell’agroalimentare piemontese: la rivoluzione della Filiera corta. Un cambio di paradigma pensato per valorizzare in modo sempre più efficace e remunerativo i nostri cibi e vini e insieme i territori da cui nascono, connettendo in un volano produttori, distretti del cibo e del commercio, consorzi, mercati di tradizione e quei grandi ambasciatori del gusto che sono i nostri ristoratori e chef».
L’assessore al Turismo della Regione Piemonte Marina Chiarelli: «Il Piemonte si conferma una delle regioni leader a livello nazionale per produzione e fatturato nel settore vinicolo. L’impatto significativo anche sui mercati internazionali è il risultato di una sinergia tra tradizione, innovazione. Questi sono valori che rendono i vini piemontesi un patrimonio apprezzato in tutto il mondo, e il nostro impegno è di continuare a promuovere e sostenere questa eccellenza. Vogliamo rafforzare la presenza del nostro Piemonte nei mercati globali per valorizzare le nostre straordinarie produzioni locali che attraggono un turismo di qualità grazie ad un sistema dell’accoglienza che in questi anni ha raccolto la sida dell’internazionalizzazione».
«L’annata viticola appena conclusa ci ha visti produrre di più, ma non senza grandi difficoltà, – ha detto Giulio Porzio di Vignaioli Piemontesi – soprattutto nel raggiungere la vendemmia a causa delle piogge abbondanti. Sul fronte della sostenibilità economica, però, il nostro comparto è ancora lontano da una situazione ottimale. I mercati e i consumi stanno cambiando rapidamente, e questo richiede un approccio più veloce e deciso nell’affrontare le problematiche che abbiamo davanti. Dobbiamo rivedere le nostre strategie con una visione d’insieme, come una squadra coesa. In questo contesto, il ruolo della Regione diventa cruciale: è necessario che sia protagonista nelle scelte strategiche, promuovendo l’utilizzo dei nostri prodotti e sostenendo i produttori locali. È un momento in cui serve coraggio per credere nel nostro lavoro e scommettere sul futuro della viticoltura piemontese».
Conclusa la parte tecnica, presentata da Federico Spanna (Regione Piemonte), Daniela Tornato e Michele Vigasio (Vignaioli Piemontesi), la parola a Denis Pantini (NOMISMA) che ha presentato performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario di mercato. Slide e presentazioni si possono scaricare sul sito http://www.vignaioli.it.
La giornata si è conclusa con la presentazione del libro del libro Social, PR e media relations del vino – 100 FAQ per il mercato USA, scritto a quattro mani da Stevie Kim e Gino Colangelo che, forti di decenni di esperienza nel marketing del vino italiano, presentano una guida pratica rivolta ai produttori ed esportatori italiani che desiderano comunicare e vendere i propri vini negli Stati Uniti. Il libro, edito da Mamma Jumbo Shrimp e disponibile su Amazon, risponde a 100 domande chiave per navigare il complesso mercato vinicolo statunitense.
Organizzato in 12 capitoli, copre temi come content marketing, relazioni con i media, influencer marketing e critici americani, offrendo strategie concrete per massimizzare visibilità e successo. Scritta in italiano e presto tradotta in inglese, questa risorsa offre consigli basati su casi studio reali, aiutando i produttori a orientarsi in un mercato competitivo e strategicamente essenziale come quello degli USA.
La moderazione della giornata è stata affidata ad Alessandra Biondi Bartolini, direttrice scientifica di Millevigne, la rivista tecnica edita da Vignaioli Piemontesi.
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario di mercato
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