
Sin dagli anni Ottanta, l’espansione del settore terziario ha portato alla nascita e al consolidamento di numerose nuove professioni, che oggi reclamano un riconoscimento istituzionale e giuridico. La complessità crescente della società e dell’economia, unita all’evoluzione di nuovi modelli organizzativi, ha reso insufficiente l’inquadramento delle professioni intellettuali tradizionalmente definito. Tra queste figure emergenti, la grafologia si distingue per la sua rilevanza scientifica e il suo impatto su interessi costituzionali e sociali di prim’ordine.
La Grafologia: Ambiti e importanza sociale
La professione grafologica si sviluppa in tre ambiti principali:
- Grafologia professionale: si occupa dell’identificazione dei tratti distintivi della scrittura e della sua paternità, analizzando la grafia e il gesto grafico.
- Grafologia giudiziaria: viene esercitata nell’ambito dei procedimenti civili e penali, fornendo supporto tecnico per identificare l’autore di scritture e documenti.
- Grafologia rieducativa: rivolta alla prevenzione, diagnosi e riabilitazione della disgrafia, supportando i pazienti nel recupero del gesto grafico come componente essenziale dell’identità personale.
Questi ambiti condividono un elemento fondante: lo studio della scrittura umana, che rende il grafologo un esperto cruciale in settori di alto valore sociale e giuridico.
Rilevanza costituzionale e giuridica della grafologia
L’attività grafologica risponde a esigenze costituzionali e sociali rilevanti. L’identificazione dell’autore di una scrittura è essenziale per garantire il principio di certezza del diritto, indispensabile per il buon funzionamento della società. In ambito giudiziario, la perizia grafologica può risultare determinante per sentenze civili e penali, dato che i giudici italiani, privi di una formazione specifica in grafologia, si affidano spesso alle conclusioni dei consulenti tecnici.
Sul piano sociale, la grafologia rieducativa contribuisce al diritto alla salute, favorendo il recupero del gesto grafico e quindi della piena espressione dell’identità personale, soprattutto nei casi di disgrafia.
Un quadro normativo in evoluzione
La crescente rilevanza della grafologia ha portato a riflettere sulla necessità di un inquadramento normativo della professione. Sul piano europeo, la direttiva 2005/36/CE stabilisce l’importanza di fissare qualifiche minime per garantire la qualità delle prestazioni professionali. Inoltre, il Rapporto sulla concorrenza nei servizi professionali del 2004 della Commissione Europea ha evidenziato la necessità di regolamentare tali professioni per:
- Mitigare l’asimmetria informativa tra professionisti e clienti;
- Garantire la qualità dei servizi forniti;
- Proteggere i consumatori, stabilendo standard di trasparenza e costi.
Il disegno di legge: Verso un ordine professionale dei grafologi
Un disegno di legge mira a istituire un ordine professionale dei grafologi, regolando l’accesso e l’esercizio della professione attraverso requisiti specifici e un codice deontologico. La proposta prevede:
- Istituzione di un albo professionale: per garantire la trasparenza e la qualità del lavoro svolto.
- Percorsi di laurea in scienze grafologiche: per formare professionisti competenti.
- Norme sull’iscrizione e decadenza dall’albo, nonché sulle tariffe professionali e le sanzioni disciplinari.
La regolamentazione della professione grafologica risponde a necessità pressanti della società moderna. Essa tutela i diritti fondamentali, promuove la certezza del diritto e garantisce la qualità delle prestazioni in un settore di grande impatto sociale e giuridico. I tempi sono maturi per riconoscere alla grafologia lo status di professione ordinistica, in grado di contribuire al progresso della società e alla salvaguardia dei diritti dei cittadini.
