(AGENPARL) – mar 10 dicembre 2024 (ACON) Trieste, 10 dic – “Quella che ci apprestiamo a discutere
? sicuramente una manovra ricca, bench? ormai siamo abituati ad
avere a che fare con queste enormi disponibilit? finanziarie.
Tuttavia, ci interroghiamo nuovamente sull’efficacia di queste
misure e sulla loro capacit? di dare risposte effettive a
cittadini e imprese, anche alla luce di alcune statistiche che
non vengono spesso ricordate in quest’Aula, relative al numero
delle famiglie in condizioni di povert? assoluta, di quelle in
una situazione di povert? energetica, dei lavoratori in cassa
integrazione, del record di occupati grazie a contratti precari e
dei divari salariali tra uomini e donne, soprattutto nelle
posizioni apicali. E potremmo continuare ancora a lungo”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), a margine dei lavori odierni
dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia con i quali
ha preso il via la lunga sessione di attivit? riservate alla
manovra di bilancio pi? attesa dell’anno.
“Senza toccare poi la percezione della sanit? regionale –
aggiunge l’esponente pentastellata, inserendosi nel dibattito
legato all’esame della legge di Stabilit? – che hanno i nostri
cittadini, nonostante i miliardi che ogni anno vengono messi a
disposizione dalla Giunta e dal Consiglio per il nostro sistema
regionale”.
“Nell’ambito delle misure proposte – dettaglia Capozzi – ci sono
tanti interventi condivisibili, come le risorse previste per la
manifattura (settore che presenta alcune criticit?, ma che pu?
risultare importante per lo sviluppo e per il lavoro del Fvg), ma
anche quelle garantite agli enti locali. Oppure ancora quelle
riservate alle Aziende sanitarie le cui problematiche, come
abbiamo appena ricordato, sono sotto gli occhi di tutti”.
“L’auspicio – evidenzia la consigliera di Opposizione – ? quello
che si dia senso a tutte queste risorse e che i cittadini si
ritrovino un Servizio sanitario adeguato, senza la necessit? di
ricorrere a prestazioni in strutture private a causa delle
inefficienze con cui devono confrontarsi”.
“Inoltre – aggiunge Capozzi -, a quelle sopra citate, si
aggiungono altre misure non condivisibili o, comunque, tali da
destare forti contrariet?. Come, per esempio, il rifinanziamento
al premio giornalistico dedicato ad Almerigo Grilz per il suo
vissuto del tutto discutibile. Come discutibili dal nostro punto
di vista rimangono anche alcuni passaggi nel Nadref sulle
Province, sulle quali ancora nulla si sa in merito alla loro
istituzione e alle funzioni che verranno delegate in questi
ambiti”.
“Si sta semplicemente dando seguito – sottolinea ancora la
consigliera del Movimento 5 Stelle – a quello che ? stato
approvato dal Governo centrale, prevedendo addirittura l’adozione
della disciplina, con apposita legge elettorale regionale,
dell’elezione degli organi a suffragio universale e diretto. A
tale proposito, e volendo sottolineare la totale inutilit? di
questo nuovo ente, si evidenzia come agli enti di decentramento
ai quali son state affidate le ex funzioni provinciali che erano
state trasferite alle Uti, siano stati destinati circa 200
milioni di euro nel corso dell’anno 2024 e che queste risorse
siano state spese sul territorio, bench? nessuna delle Edr
preveda l’elezione a suffragio universale e diretto degli organi
preposti a impegnare questi fondi. Ci chiediamo, perci?, come
abbiano potuto fare un tanto senza il presidente della Provincia,
senza gli assessori provinciali e senza i consiglieri
provinciali: un vero e proprio mistero che qualcuno, prima o poi,
ci vorr? spiegare”.
“Al momento, rimane in noi la convinzione che le nuove province
si risolveranno in ulteriori contenitori che, a nostro modo di
vedere, si traducono soltanto in ulteriori poltrone da divedere,
senza che prima sia stato specificato quali funzioni
esplicheranno. La conseguenza vedr? questo ulteriore contentino,
rivolto ad alcune forze politiche, gravare sul bilancio della
nostra regione, mentre preziose risorse verranno distratte dai
servizi per i cittadini. Questi nuovi contenitori, quindi,
rischiano di diventare delle cattedrali nel deserto, prima ancora
di essere istituiti. Gi? adesso abbiamo Comuni in forte affanno a
causa della carenza di personale qualificato: ci chiediamo –
conclude Capozzi -, perci?, come possano essere strutturati
questi nuovi enti davanti a tale gap che, al momento, non ? stato
colmato”.
ACON/COM/sm
101815 DIC 24
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