
(AGENPARL) – mar 26 novembre 2024 INTERCETTAZIONI, M5S: IN AUDIZIONI GRAVE ALLARME, SALTERANNO TANTE INDAGINI
ROMA, 26 nov. – “Come era facilmente prevedibile, dalle audizioni sulla pdl Zanettin che dispone la tagliola dei 45 giorni per le intercettazioni, emerge un grave allarme sul concretissimo pericolo, anzi sulla certezza che tante indagini per gravi reati finiranno nel nulla. Il procuratore di Roma Lo Voi senza mezzi termini ha detto che così si introduce una sorta di divieto di indagare e ha aggiunto che limitare a 45 giorni significa creare uno scompenso incomprensibile tra la durata delle indagini preliminari e le intercettazioni. Sempre Lo Voi ha ricordato alla commissione Giustizia che non esistono solo i reati legati a mafia e terrorismo, esclusi dalla tagliola, e che per tanti altri fatti criminali 45 giorni per intercettare sono un periodo che mai basterà a raccogliere i necessari riscontri. E’ come permettere, ha detto Lo Voi, solo una perquisizione domiciliare o un solo sequestro nell’intero periodo delle indagini preliminari. Lo stesso procuratore capo di Roma e la procuratrice aggiunta del tribunale di Milano Alessandra Dolci hanno evidenziato come i primi 15-20 giorni di intercettazioni di solito servano solo a capire quali telefoni sono efettivamente utilizzati e utili alle indagini. Dolci ha aggiunto che un’indagine che si fonda su intercettazioni ‘a tappe’,ha sicuramente un deficit probatorio significativo, sia per il pubblico ministero sia per la difesa. Di fronte ad argomenti così importanti e preoccupanti, i proponenti dovrebbero fermarsi immediatamente, se avessero minimamente a cuore la difesa della legalità e della giustizia. Ma non è il caso del centrodestra italiano. Parafrasando Lo Voi, ci domandiamo: perchè fare questo regalo a tante persone che commettono reati gravi? In realtà conosciamo anche la risposta: perchè il governo di Meloni e Nordio ha un obiettivo inconfessabile ma ormai evidente, cioè l’impunità dei potenti e il contrasto agli strumenti che possono colpire le loro malefatte e screditarli di fronte ai cittadini”.
Lo affermano le deputate M5S in commissione Giustizia Valentina D’Orso e Carla Giuliano.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle