
Martedì, gli agricoltori di tutta la Francia hanno intensificato le loro proteste contro l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur, creando ingorghi e rallentamenti in varie città e organizzando una manifestazione simbolica diretta a Strasburgo, davanti al Parlamento Europeo.
Un convoglio in viaggio verso Strasburgo
Un convoglio di circa 50 trattori, provenienti principalmente dalla regione della Franca Contea, sta marciando verso Strasburgo con l’obiettivo di incontrare i legislatori europei. La mobilitazione, riportata da France Bleu, è stata organizzata da diversi sindacati agricoli, tra cui Coordination Rurale, uno dei principali rappresentanti degli agricoltori francesi.
Gli agricoltori si oppongono fermamente all’accordo di libero scambio tra UE e Mercosur, temendo che l’introduzione di prodotti agricoli provenienti dai paesi sudamericani possa mettere a rischio l’agricoltura locale, in particolare a causa di standard meno rigorosi in materia di produzione e sostenibilità.
Cos’è il Mercosur?
Il Mercosur, fondato nel 1991, è un blocco commerciale formato da Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e, temporaneamente sospeso, Venezuela. Questo accordo mira a ridurre le tariffe sui prodotti scambiati tra le due regioni, favorendo l’export di carne, pollame e zucchero dai paesi sudamericani verso l’Europa.
Tuttavia, l’accordo non è mai stato ratificato né firmato ufficialmente, lasciando il suo futuro incerto. Gli agricoltori francesi vedono il trattato come una minaccia diretta ai propri mezzi di sostentamento, poiché considerano che la competizione con prodotti sudamericani possa compromettere la competitività delle loro produzioni.
Proteste diffuse in tutta la Francia
Le manifestazioni non si limitano al convoglio diretto a Strasburgo. In tutta la Francia, numerosi agricoltori hanno messo in atto azioni di protesta:
- A Poitiers, giovani agricoltori hanno rallentato il traffico alla rotonda di Folie, creando disagi sulla viabilità tra Chasseneuil e Poitiers.
- A La Crèche (Deux-Sèvres), i manifestanti hanno effettuato controlli sui camion presso un importante sito logistico per verificare l’origine dei prodotti trasportati.
- Nel dipartimento dell’Isère, gli agricoltori hanno bloccato un centro di distribuzione della Lidl e ispezionato i carichi, mentre in Perpignan e in altre città dei Pirenei Orientali si sono tenute manifestazioni a tema funebre con lo slogan “SOS No al Mercosur”.
Queste azioni dimostrano una crescente frustrazione tra gli agricoltori non solo per l’accordo commerciale, ma anche per i vincoli normativi imposti dall’UE, ritenuti troppo rigidi.
Un equilibrio tra protesta e rispetto del pubblico
Il presidente di Coordination Rurale del Bas-Rhin ha chiarito che l’obiettivo delle manifestazioni non è creare disagi per i cittadini. “Non è un’operazione di rallentamento. Non siamo qui per disturbare i nostri consumatori”, ha affermato, evidenziando il desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica senza provocare eccessivi disagi.
La risposta del governo francese
Il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ha riconosciuto le preoccupazioni degli agricoltori, sottolineando però l’importanza di mantenere le proteste pacifiche e rispettose dell’ordine pubblico.
Il futuro dell’agricoltura in Europa
Le proteste in corso sottolineano un conflitto crescente tra la politica agricola europea e i timori degli agricoltori locali. Per molti, l’accordo UE-Mercosur è solo una parte di un problema più ampio che minaccia i mezzi di sostentamento rurali e il modello agricolo francese, basato sulla qualità e la sostenibilità.
Con il convoglio di trattori in arrivo a Strasburgo, il Parlamento Europeo si troverà di fronte a una protesta simbolica che richiede attenzione e risposte concrete, in un momento cruciale per il futuro dell’agricoltura europea.
