(AGENPARL) – lun 11 novembre 2024 *Comunicato Stampa *
*CISL Lazio*
*Oggetto: Coppotelli, “Stazione Tav a Ferentino unica opera che può
determinare il salto di qualità del territorio. Orgogliosi che la nostra
proposta sia stata fatta propria da tutti” *
La realizzazione di una Stazione dell’Alta Velocità a Ferentino è l’unica
opera infrastrutturale in grado di rilanciare questo territorio. Molti la
paragonano alla costruzione dell’autostrada nei decenni passati e penso che
non sbaglino. La Cisl insiste da sempre su questo progetto e siamo
orgogliosi che nel corso del nostro recente convegno sulle opportunità per
il Lazio il Governatore Francesco Rocca l’abbia definita un’opera non
negoziabile, aggiungendo che occorrerebbero 100 milioni di euro nella legge
Finanziaria per poterla “scaricare a terra”. In tanti sono intervenuti, a
sostegno di un simile scenario. A dimostrazione che come Cisl Lazio abbiamo
individuato le tematiche giuste e sentite.
Adesso bisogna insistere, senza disperdere le forze, anzi unendole per il
superiore interesse del territorio. Lasciando da parte tentazioni
campanilistiche che avrebbero come unico effetto quello di diminuire il
peso politico e la determinazione.
La Stazione Tav nell’area tra Ferentino e Supino sarebbe a 800 metri dal
casello di Ferentino e praticamente all’imbocco dell’autostrada
Ferentino-Frosinone-Sora. Era già stata individuata in quella zona negli
anni passati, per una ragione evidente: si trova sul tracciato e ha una
posizione logistica invidiabile. Sia per quel che riguarda il traffico dei
passeggeri che per quello delle merci. La Stazione dell’Alta Velocità
collegherebbe la provincia di Frosinone al Nord Italia e all’Europa. Sotto
ogni punto di vista. Con effetti benefici immediati. Inoltre, particolare
non trascurabile, sorgerebbe nel cuore dell’area industriale di questo
territorio. Rappresentando un fulcro insostituibile per le aziende,
specialmente per le eccellenze del chimico-farmaceutico.
Le due fermate istituite a Frosinone e a Cassino sono assolutamente
insufficienti per un salto di qualità. Intanto perché il Treno Superveloce
ferma una sola volta all’andata e una sola volta per il ritorno. In secondo
luogo nel tratto tra Sgurgola e Supino viaggia sulla tratta ordinaria, con
le velocità ordinarie. Con una Stazione Tav dedicata cambierebbe tutto. In
termini di numero delle corse e di tutto il resto. Rappresenterebbe anzi
un’opera di bacino alla quale guarderebbero anche gli utenti della
provincia di Latina, del Molise e dell’Abruzzo. Un’opera non negoziabile ha
voluto definirla il presidente Francesco Rocca.
Un’opera che fa parte da sempre, nero su bianco, del programma della Cisl
Lazio. Adesso si tratta di insistere e di presentarsi da “squadra” ai
tavoli che contano. Specialmente nel confronto con Ferrovie dello Stato.
*Così in una nota Enrico Coppotelli, Segretario Generale CISL Lazio*
Ufficio Stampa Giuseppe Bascietto
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